I quaderni del Bardo
Edizioni sono lieti di annunciare l’uscita dell’ultimo lavoro di Angelo
Gaccione dal titolo Schegge (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano
Donno, pagine 82 euro 10) nella collana di aforismi Dissensi a cura di Donato
Di Poce. “Da sempre sono innamorato di massime, pensieri,
sentenze, aforismi, che nascono improvvisi dalla penna di scrittori come stelle
dal buio, per illuminare la notte del lettore. La sua intelligenza. Ho iniziato
a raccoglierne sin da giovanissimo trascrivendoli su un diario che allora avevo
il vezzo di tenere, come altri adolescenti. Ho continuato da adulto leggendo
sempre con in mano un mozzicone di matita rosso blu, e sottolineando le schegge
di ciò che si imprimeva in me in maniera lapidaria, fino a metterne assieme una
discreta collezione. Nell’anno duemila ho pubblicato buona parte di quanto non
avevo smarrito nel corso del tempo, in un volumetto dal titolo Nero subianco.
Una nutrita raccolta di frasi e pensieri di filosofi, scrittori, artisti, poeti
e così via che si dipana attraverso i secoli: da Platone a Sbarbaro. Iniziai ad
annotare anche i miei a partire dal 1968, come posso vedere dalla raccolta Il
calamaio di Richelieu, e pubblicata nel 1989. Ne disseminavo, come accade a
tanti autori, in pagine di racconti, di testi teatrali, di saggi, di scritti
poetici, letterari, giornalistici. Una parte li ho recuperati radunandoli ne Il
latoestremo (2016), ma chissà quanti altri sono rimasti dispersi
nelle tante pagine di libri e su colonne di giornali e riviste che hanno
contrassegnato una vita intera di scrittura. E quanti sono evaporati assieme
alle parole nel corso di incontri pubblici e di conversazioni... Quando Donato
Di Poce mi ha proposto un libretto per questa sua Collana, ho deciso di fare un
assemblaggio accorpando alcune “schegge” più recenti con materiali di lavori
precedenti, pescando alla cieca e seguendo l’umore del momento. L’unico
criterio è stato quello temporale, ma andando a ritroso, dal 2023 a scendere.
Spero che il virtuoso autore di poesismi, così Di Poce definisce i suoi
aforismi poetici, condivida la scelta. Quanto alla “materia”, non ho nulla da
aggiungere perché parla da sola. Ognuno può trovarci un pensiero che condivide
o un pensiero che rifiuta; un sentire vicino al proprio sentire o completamente
estraneo. In fondo, come ha scritto Enzesberger, la lettura è un atto anarchico
e non obbedisce a nessuna regola. Ma ad una visione di mondo non si può
sfuggire, e qui c’è la mia.
* (…) Ma la motivazione
decisiva che ha indotto Gaccione a scrivere aforismi, anzi a scrivere tout
court, è – io penso – quella etica. Sappiamo bene che ogni autentico scrittore
prende la penna in mano solo quando ha qualche cosa da dire, senza indulgere a
quegli sterili lenocini che tanto spesso ci vengono inflitti da autori meno
avvertiti – fermo restando, naturalmente – che il magistero stilistico è fra
quelle cose che rientrano nell’irrinunciabile bagaglio di ogni autore degno di
questo nome. (Amedeo Ansaldi)
* Narratore e
drammaturgo, Angelo Gaccione è nato a Cosenza. Ha pubblicato numerosi libri di
saggi, racconti, fiabe, aforismi, raccolte poetiche e testi teatrali. Fra i più
noti ricordiamo: L’incendio di Roccabruna (Premio Italia-Brasile, Premio
Abruzzo, Premio Franciacorta), Manhattan, Disarmo obarbarie
(assieme a Carlo Cassola); L’immaginazione editoriale – Personaggie
progetti dell’editoria del secondo Novecento (assieme a Raffaele Crovi); il
bestseller Lettere ad Azzurra. A Milano ha dedicato quattro libri di
successo: Milano, la città e la memoria; La città narrata (tre
edizioni); Poeti per Milano; Milano in versi. Nel 2013 ha
pubblicato tutto il suo teatro in un unico volume: Ostaggi a teatro. Testi
teatrali 1985-2007 e un’edizione aggiornata di Milano città narrata,
per mesi fra i libri più venduti dedicati a Milano. Nel 2016 Il lato estremo,
e curato con Giorgio Colombo Intervista aPier Paolo Pasolini. Torino
1961. Nel 2017 il carteggio inedito Cassola e ildisarmo. La
letteratura non basta (Premio Fiesole), e la deliziosa raccolta di fiabe: L’orologio
di mastro Hanus. Nel 2018 Lingua mater in lingua dialettale con
testo a fronte (Premio Crucoli), e nel 2020 è uscita la raccolta Spore
(finalista al Premio Viareggio, Ponte di Legno, Camaiore, ecc.) con
introduzione di Alessandro Zaccuri e una nota di Lella Costa, accolta con
entusiasmo dai maggiori poeti e letterati italiani. Nel 2022 un vibrante e
tagliente pamphlet: Scritti contro la guerra e la quinta raccolta di
racconti Sonata in due movimenti. Nel 2023 è uscito il suo quinto libro
su Milano: La mia Milano e ha curato l’antologia poetica Piazza
Fontana. La strage e Pinelli.La poesia non dimentica. Nel 2024 il
saggio A teatro con amore. Milano e i suoi teatri (1982-2018). Per il
suo impegno civile gli è stato conferito il Premio alla Virtù Civica. Vive a
Milano, dove da oltre 20 anni dirige il giornale di cultura “Odissea”, a cui
collaborano prestigiose firme della cultura italiana e internazionale. Per richiedere il
libro: I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno