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martedì 18 giugno 2024

CRISI DELL’OCCIDENTE E CRISI ITALIANA    
di Luigi Mazzella


 
Se l’Occidente è in crisi a causa, soprattutto, della sua cultura-incultura fatta di cinque assolutismi (tre religiosi e due politici), autoritari e, per inevitabile conseguenza, intolleranti (derivanti da credenze indimostrabili sul piano logico e indimostrate su quello storico, tutte imposte con accattivante favolistica dalle popolazioni mediorientali e dall’esaltazione fanatica di miracolose utopie, teutonicamente,  innestate da Hegel sull’idealismo platonico, l’Italia lo è ancora di più:
1) in primis, a causa della sua “vantata” passionalità che trasforma lo scontro tra quelle antitetiche e inconciliabili “vedute” in faziosità violenta e incivile, con chiamate in causa “nominative” e “personali”. Locke non è nato né vissuto in Italia e degli empiristi dell’antico mondo greco romano s’è completamente perso lo stampo e dimenticata la traccia. L’Italia è diventata da tempo il luogo dei Guelfi e Ghibellini, dei Bianchi, dei Neri, dei Rossi e nella Toscana, emblema dell’Italia più dura, dei Contradaioli di varie zone cittadine. In una fantasmagoria di immagini e di parole colorite o volgari gli Italiani litigano, si scambiano epiteti ingiuriosi (ognuno sentendosi migliore degli altri, perché confida unicamente nella superiorità del suo “credo”):
2) in secondo luogo per l’insaziabilità (per così dire) della loro credulità. Agli Italiani non basta essere credenti di una religiosa fantasiosa (cattolici, protestanti, ebrei o mussulmani); spesso a questa prima stortura della razionalità aggiungono l’altra di essere pure fascisti (detti “clerico-fascisti”) o comunisti (detti “catto-comunisti”). Ovviamente tutti affermano di essere “democratici” avendo come modello di tale regime politico o a)la piramide gerarchica della Chiesa cattolica che ha, al suo vertice, un Pontefice definito Sommo e una Curia Romana considerata “sovrana”; o b) la realizzazione pratica della democrazia comunista impersonata da personaggi poco disposti al dialogo come Stalin, Mao Tse Tung, Fidel Castro o c) i regimi fascisti con una pletora di personaggi di cui i più noti restano Benito Mussolini, Adolf Hitler, Francisco Franco, Antonio de Oliveira Salazar e altri d) degli ultimi due vi sono ancora i loro epigoni e scimmiottatori dei tempi nostri.
Domanda: Ma oggi in Italia non si dichiarano tutti liberali? V’è da credergli?
Risposta: ! Perché il liberalismo italiano nasce unicamente da Croce e da Gentile e dal loro comune Maestro di assolutismo autoritario Hegel. Sono illiberali autoritari ma inconsapevoli di esserlo! E fedeli alla Patria di tutte le false democrazie dell’Occidente oltre che seguaci di tutte le guerre che sono fatte per esportare quel taroccato modello!