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lunedì 3 giugno 2024

LA NATO E LA GUERRA
di Giorgio Rivolta


 
Non dobbiamo suicidare una lista elettorale per la pace!
 
Non dobbiamo suicidare Pace Terra Dignità solo perché si fatica a comprendere una distinzione classica, che valendo per l’azione umana in generale, a maggior ragione vale per l’azione politica, cioè la distinzione tra la strategia, il progetto a lungo termine per realizzare uno scopo o risultato immediatamente impossibile o poco probabile, e la tattica, le decisioni e le azioni di breve e medio periodo che permettono di realizzare tale scopo o risultato. Nell’intervista ad Affari Italiani.it di venerdì 31 maggio, Michele Santoro non ha assolutamente rivisto o negato il severo giudizio che Pace Terra Dignità ha formulato su USA e NATO, che a fronte dell’aggressione russa in Ucraina hanno contribuito ad alimentare la guerra opponendosi ad un possibile negoziato e continuando a mandare armi, istruttori militari e miliardi (vedere in merito il punto 8 del capitolo “Pace” del Programma elettorale). A mio avviso, e lo dico in qualità di candidato nella Circoscrizione Nord-Ovest di Pace Terra Dignità, Santoro ha solo precisato quanto è chiaramente enunciato a conclusione dello stesso punto del programma: “Riteniamo invece che con la fine della guerra si potrà di nuovo immaginare un’Europa che possa svolgere un ruolo autonomo di promozione della Pace e di un rapporto fraterno tra i popoli, insieme a un sollecito superamento delle contrapposizioni militari tra i blocchi e della stessa NATO. Obiettivo che sembrava possibile prima della guerra in Ucraina”. Intendo riportare integralmente la risposta di Santoro alla domanda del giornalista se l’Italia debba uscire dalla Nato o se la Nato vada sciolta, perché su questioni così delicate le parole hanno un preciso peso e significato e non si possono equivocare: “In questo momento non possiamo rinunciare alla nostra difesa, in questo momento la Nato è necessaria. Per quanto io sia favorevole in futuro a un superamento dell'Alleanza, nel momento in cui c’è una guerra non possiamo disarmarci unilateralmente. Quando ci saranno condizioni di sicurezza reciproche per tutti, Europa e Italia incluse, si potrà riprendere il discorso del disarmo e il superamento delle attuali alleanze militari. Ritengo auspicabile che in futuro la Russia possa entrare in Europa, sarebbe un sogno che spero si realizzi, in questo modo si potrebbe superare la Nato. Ma ora sarebbe sbagliato uscire dall’Alleanza atlantica, anche se deve essere un’alleanza difensiva - se attaccati ci protegge - e non portare la guerra in altri Paesi come sta accadendo”.
Fatti questi importanti e decisivi chiarimenti, in quest’ora di pericolo e angoscia per le sorti dell’umanità auspico vivamente e con energia positiva che si cerchi con assoluta determinazione ciò che ci unisce invece di ciò che può distinguerci o dividerci, su cui sarà opportuno compiere un lavoro di ricerca, approfondimento sulle differenze. Ora, ne sono assolutamente convinto, queste non sono tali da compromettere la nostra comune visione strategica.
Avanti tutta, votiamo Pace Terra Dignità!