Non
dobbiamo suicidare una lista elettorale per la pace! Non dobbiamo
suicidare Pace Terra Dignità solo perché si fatica a comprendere una distinzione classica, che
valendo per l’azione umana in generale, a maggior ragione vale per l’azione
politica, cioè la distinzione tra la strategia, il progetto a lungo termine per realizzare uno scopo o risultato
immediatamente impossibile o poco probabile, e la tattica, le decisioni e
le azioni di breve e medio periodo che permettono di realizzare tale scopo o
risultato. Nell’intervista ad Affari
Italiani.it di venerdì 31 maggio, Michele Santoro non ha assolutamente
rivisto o negato il severo giudizio che Pace Terra Dignità ha formulato su USA
e NATO, che a fronte dell’aggressione russa in Ucraina hanno contribuito ad
alimentare la guerra opponendosi ad un possibile negoziato e continuando a
mandare armi, istruttori militari e miliardi (vedere in merito il punto 8 del
capitolo “Pace” del Programma elettorale). A mio avviso, e lo dico in qualità
di candidato nella Circoscrizione Nord-Ovest di Pace Terra Dignità, Santoro ha
solo precisato quanto è chiaramente enunciato a conclusione dello stesso punto
del programma: “Riteniamo invece che con la fine della guerra si potrà
di nuovo immaginare un’Europa che possa svolgere un ruolo autonomo di
promozione della Pace e di un rapporto fraterno tra i popoli, insieme a un sollecito
superamento delle contrapposizioni militari tra i blocchi e della stessa NATO.
Obiettivo che sembrava possibile prima della guerra in Ucraina”. Intendo riportare integralmente la
risposta di Santoro alla domanda del giornalista se l’Italia debba uscire dalla
Nato o se la Nato vada sciolta, perché su questioni così delicate le parole
hanno un preciso peso e significato e non si possono equivocare: “In questo momento non possiamo rinunciarealla nostra difesa, in questo momento la Nato è necessaria. Per quanto io sia favorevole
in futuro a un superamento dell'Alleanza, nel momento in cui c’è una guerra non
possiamo disarmarci unilateralmente. Quando ci saranno condizioni di sicurezza
reciproche per tutti, Europa e Italia incluse, si potrà riprendere il discorso
del disarmo e il superamento delle attuali alleanze militari. Ritengo
auspicabile che in futuro la Russia possa entrare in Europa, sarebbe un sogno
che spero si realizzi, in questo modo si potrebbe superare la Nato. Ma orasarebbe sbagliato uscire dall’Alleanza
atlantica, anche se
deve essere un’alleanza difensiva - se attaccati ci protegge - e non portare la
guerra in altri Paesi come sta accadendo”. Fatti questi importanti e
decisivi chiarimenti, in quest’ora di pericolo e angoscia per le sorti
dell’umanità auspico vivamente e con energia positiva che si cerchi con
assoluta determinazione ciò che ci unisce invece di ciò chepuò distinguerci o dividerci, su
cui sarà opportuno compiere un lavoro di ricerca, approfondimento sulle
differenze. Ora, ne sono assolutamente convinto, queste non sono tali da
compromettere la nostra comune visione strategica. Avanti tutta, votiamo Pace Terra Dignità!