VOLEVO SEGUIRE IL CUORE, NON CE L’HO FATTA di
Sergio Genini
Per
una volta, in queste votazioni europee, non ho seguito il cuore nella scelta
elettorale. Ho sin dall’inizio sperato che la sinistra tirasse fuori il
coniglio dal cappello, e realizzasse una lista unita sotto un unico simbolo. L’ho
promosso, pregato, sperato, anche quando ho capito che non c’era speranza. Sì
perché ancora una volta, a sinistra si è preferito puntellare il proprio
tassello: niente da fare, o con noi o ognuno per sé. Inutile cercare chi ha più
responsabilità in tal senso; è così, è sempre andata così… E
allora, fino all’ultimo ho cercato di capire se Pace Terra Dignità ce l’avrebbe
fatta a raggiungere il quorum, ma già da tempo avevo capito come sarebbe
andata. Sin dall’inizio ho ritenuto che fosse molto, molto importante, che la
Sinistra contro la guerra, contro le armi, per una società civile solidale e inclusiva,
entrasse nel parlamento europeo. Questa volta non poteva mancare la voce di
Sinistra, a cui la mia si è sempre unita, nel parlamento dell’Europa; conscio
del vento nazionalista, fascista, addirittura nazista, che serpeggia nel
continente. E avevo ragione, me lo sentivo! Allora
ho scelto di votare con la ragione, ma non proprio senza il cuore, e ho votato
Alleanza Verdi e Sinistra. Si pensi, come ho sostenuto sempre in questi mesi,
che se le due liste: PTD e AVS si fossero unite, sarebbero nel parlamento
europeo con oltre l’8% avremmo eletto circa 9 candidati (se non sbaglio). E
allora ancora una volta pensiamoci bene all’errore della divisione, della
caparbietà del non sapere andare oltre, nella sinistra italiana. Ripeto: non
importa di chi sia la responsabilità, perché a sinistra siamo così. La
speranza è che adesso ci si rimetta a cucire, che lo sforzo riesca, che anche
all’interno del parlamento europeo le forze di sinistra si uniscano nella
volontà di Pace ovunque, del dialogo a oltranza, trattative senza tregua fino
al risultato giusto, equilibrato, che sia una vittoria per la vita e le relazioni
umane, per i popoli. Non si cerchi un vincitore, nelle guerre non ce ne sono
mai stati: in guerra perdono tutti, tutti. La
speranza è che le sinistre unite in Europa, sappiano contrastare la deriva
nazionalista, autoritaria; il gioco dei mercati, della Nato, delle lobby. Cioè
tengano viva l’esigenza di avere l’Europa: l’unione di Popoli fraterni non più
disponibili all’odio, al massacro di sé stessi. L’Unione di Popoli che vogliono
la Pace e la prosperità per qualsiasi essere umano, e che questa visione, con
il rilancio della democrazia, delle istituzioni sovranazionali, internazionali,
la realizzino divenendo l’esempio per il mondo intero. Europa:
luogo dove il pensiero libero per la felicità umana, si veicoli senza ostacoli
e senza allineamenti snaturanti come finora è stato. La Pace è La Via… l’Europa
può dirlo forte e realizzarlo, nonostante il brutto momento. Ti
volevo dire questo Angelo, perché ti stimo e so quanto è viva in te la lotta
per la pace, il disarmo, la solidarietà sociale. Sergio