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lunedì 29 luglio 2024

FRANCESI
di Luigi Mazzella


 
Il Misogallo di Vittorio Alfieri torna attuale?
 
Ai Francesi, discendenti di un popolo fiero (considerato “barbarico” dai Romani) non può negarsi il merito di avere dato all’umanità (almeno a quella vivente nella parte occidentale del globo)  l’intelligenza lucida e perspicace di Jean Marie Arouet (Voltaire)  e di Denis Diderot, e di avere così riportato l’attenzione dell’essere umano sulla necessità di valersi del proprio intelletto per la conoscenza della realtà senza la guida di invenzioni di fantasiosi “cantastorie” provenienti da quel Medio Oriente, che fin dai tempi delle prime immigrazioni nei Paesi del Mediterraneo di ebrei e cristiani costituiva un vero focolaio di guerre atroci. Ad essi, cosiddetti “cugini d’Oltralpe” (è stato sottoposto a giudizio l’inventore di una tale fandonia?), però, deve anche farsi carico di avere istituito quel cosiddetto “Tribunale della Ragione” che con violenza sistematica inaugurò la stagione del “Terrore” in cui non furono decapitati solo individui fanatici e superstiziosi ma tutti i nemici di Robespierre e che indusse un ex simpatizzante rivoluzionario  come Vittorio Alfieri a definire nel Misogallo i francesi “pidocchi” e “fantaccini dianzi incipriati”, oltre che “fetenti insanguinati”. Tali sconcertanti contraddizioni sono state rinverdite, ieri, da Emmanuel Macron, che, ha voluto rafforzare fasti e nefasti della sua amata Patria in occasione dell’apertura dei Giochi Olimpici del 2024 (eletti, per tradizione, a simbolo dell’amicizia mondiale) consentendo che fossero dileggiati i suoi sudditi credenti Cristiani, con la messa in scena, pomposa e sontuosa, di un’Ultima cena di drag queen, che ha creato lo stesso scompiglio dei fumetti di Charlie Hebdo di qualche anno fa. Il mondo Occidentale è andato in subbuglio con masochistico gradimento. L’ennesimo scontro tra i suoi assolutismi di ferro che permeano la sua cosiddetta “cultura” è deflagrato. Alla nostra cosiddetta civiltà (che si alimenta solo di posizioni antitetiche: anti-ebraismo, anti-cristianesimo, anti-islamismo, anti-fascismo, anti-comunismo) non bastano evidentemente tutte le guerre che gli Statunitensi portano sistematicamente nel mondo, il conflitto russo-ucraino, le stragi di Netanyahu e via dicendo: richiede di più, ha bisogno di contrapporre favole a favole, utopie religiose e politiche ad altre “lune nel pozzo” da catturare con l’immaginazione. È così, purtroppo, che declina una parte di mondo che aveva iniziato il suo luminoso cammino tra civilissime dispute filosofiche tra Parmenide ed Eraclito, tra gli atomisti Democrito, Lisippo ed Epicuro, tra i sofisti e i presocratici e altri, e altri ancora… tutti liberi dai paraocchi dei cammellieri del deserto.
Per l’umanità futura c’è la speranza che i miliardi di anni ancora da venire siano liberi dalle fiabesche visioni (di benessere spirituale ed economico) che hanno accompagnato la vita di molti di noi (non di tutti, fortunatamente). Ed è solo per essa che varrà ancora la pena di scrivere articoli quotidiani.