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lunedì 29 luglio 2024

Teatro
IL CANTO DEL VENTO DI RUSSO
di Giuseppe Puma


 
Cataldo Russo, calabrese di nascita milanese d’adozione vive da anni in Lombardia dove si è trasferito per motivi di lavoro, ma vive da tempo nell’hinterland milanese; dirigente scolastico in pensione oramai si dedica a tempo pieno alla sua attività di scrittore, poeta, drammaturgo e studioso di culture orientali. Alla sua già vasta produzione letteraria si è aggiunto adesso il suo ultimo lavoro Il Canto del vento, un libro impegnativo, importante composto da quattro drammi, tre commedie, tre commedie drammatiche e un monologo: è una raccolta teatrale che indaga a tutto tondo la realtà che ci circonda; è una finestra aperta sul mondo in cui viviamo e che non manca di cogliere i simboli della contemporaneità: il pretesto costruito deliberatamente per scatenare in “La guerra ritrovata”, lo svilimento della politica con i comportamenti dei grandi leader politici che non sembrano tanto dissimili da quelli dei boss mafiosi in “La ragione con la forza”; la corruzione tramite le cene di autofinanziamento dei partiti ne “Il Processo”; la rabbia e la violenza nei ghetti dove si ammassano centinaia di migliaia di migranti in “Banlieue”.  E ancora testi contro il razzismo, il pregiudizio e il bullismo, come nei drammi “Il marciapiede” e “Monia”.
Il Canto del vento è anche la voce che riesce a stupire il lettore con commedie come “Anziani e badanti” e “Nei vicoli senza tempo” in cui si analizza il dramma degli anziani sempre più condannati alla solitudine e allo sradicamento. Nel testo “Shakespeare chi era costui?” l’autore sembra voler fare giustizia delle tante illazioni che vorrebbero il “Cigno di Avon” ridotto al rango di truffatore: un processo dove non mancano i colpi di teatro sia per le battute ironiche sia per l’esito stesso del processo che non redime affatto la questione della paternità delle opere dell’antico poeta-cantore dei popoli celti.
Infine, divertente e molto bene congegnata è la commedia “Messere Leonardo e Ninetta”, in cui Cataldo Russo ci presenta una vicenda boccaccesca che vede coinvolto il grande Leonardo e lo fa anche attraverso un’invenzione linguistica sapientemente arcaica.