Se non fosse una tragedia ormai
più che insopportabile, si potrebbe pensare che siamo veramente di fronte a una
regressione infantile dei responsabili di una assurda carneficina che si
trascina oramai da due anni e quattro mesi. Un ospedale pediatrico distrutto da
missili a Kiev. La Russia: “erano missili della contraerea ucraina caduti lì
per sbaglio”. L’Ucraina: “non ci può essere alcun dubbio che si tratti di
missili russi”. Siamo alle solite, la prima vittima di una guerra è la verità,
in questo caso combinata con la storia dell’uovo e della gallina. Se non ci
fosse di mezzo la vita di fragili innocenti, sarebbe facile degradare il tutto
a una diatriba da seconda elementare. Mai possibile che famosi e astuti
giocatori di scacchi possano credere che nessuno si accorga di mosse così
infantili? Quanto deve ancora aspettare l’umanità che qualcuno prenda il toro
per le corna una volta per tutte? Stesso discorso, mutatismutandis,
chiaramente vale per Israele e Palestina. L’evoluzione della specie è troppo
lenta e il passaggio attraverso un’estinzione è dietro l’angolo.