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lunedì 22 luglio 2024

SE BISOGNA CREDERE AI MIRACOLI!
di Luigi Mazzella


Trump

Se e quando Donald Trump verrà eletto Presidente degli Stati Uniti d’America, Papa Francesco, si sentirà più felice per due motivi: in primo luogo perché a volere la pace saranno in due (oltre ai tanti che si  uniranno a loro in seguito) e, in secondo luogo, perché entrambi potranno parlare, credendovi, di un disegno divino che avrebbe dirottato dall’alto dei cieli il colpo omicida dell’attentatore per consentire al Pontefice di non essere più una melanconica e solitaria “vox clamans in deserto” non ascoltata neppure, secondo una fonte di informazioni segrete ma attendibili,  dai suoi vescovi e cardinali.
Prima Domanda: Saranno delusi dalla condivisione diffusa ed estesa di tale visione miracolistica della vicenda gli atei razionalisti, quelli che sognano un Occidente senza fideismi religiosi e senza fanatismi politici (ritenuti da essi del tutto  illogici e additati dalla Storia come fonti di cruente catastrofi)?
Certamente sì! Si consoleranno, però, pensando che è meglio attendere il trionfo della ragione in pace e tranquillità che non in guerra e con l’incubo della distruzione nucleare.
Seconda Domanda: Riusciranno a superare la loro istintiva e profonda antipatia gli anti-Trumpiani e gli anti-Bergogliani che hanno nel sentire intellettual-progressista (in prevalenza:catto-comunista, in modo conscio o inconscio) il loro alleato ideologico naturale e la motivazione più nascosta della loro avversione?
Certamente, sì! Hanno dato sufficienti prove di avere uno stomaco forte se, con il loro intellettualismo da salotto,  sono passati dall’amore per Stalin all’odio per Putin, passando per un ideale baciamani a Biden.