SPIRAGLI?
di
Franco Astengo
Spariti i Verdi guerrafondai tedeschi
Nonostante
il 29% all'Afd il risultato elettorale del Brandeburgo conferma una tendenza
già espressa nel secondo turno delle elezioni legislative francesi: di fronte
al pericolo diretto dell'estrema destra si verifica una mobilitazione
"contro" dell'elettorato progressista: nel caso del Land orientale la
partecipazione al voto è salita dal 67% al 74% ed è stato questo il dato che
probabilmente ha consentito all'SPD di mantenere la maggioranza relativa. La
debolezza di identità della sinistra tedesca ha poi permesso il convogliamento
di una quota importante di voti sulla lista di "sinistra
conservatrice" (copyright della fondatrice) della BSW ma questo è un punto
che meriterebbe un'analisi approfondita in luogo di questa annotazione
semplicisticamente scheletrica. In Italia stiamo verificando in positivo una
forte mobilitazione su temi delicati: la raccolta di firme per il referendum
sull'autonomia differenziata e sulla cittadinanza, la protesta diffusa verso il
davvero orrendo DDL sicurezza, la ripresa di autonomia e di iniziativa dei
sindacati sui temi economici, la nutrita presenza alla Perugia-Assisi pur in un
quadro di forte difficoltà di espressione per una posizione chiaramente a
favore della pace (non certo per responsabilità dei soggetti presenti a
Perugia). Tema della pace assolutamente fondamentale in un momento di altissima
tensione. Una situazione che si potrebbe definire con vista su qualche
spiraglio dopo anni di buio e di cedimento all'antipolitica (in Italia) e al
populismo - sovranismo (in Italia e in Europa: anche se permangono insistenti i
due fenomeni intrecciati).
Lo
stridore delle contraddizioni operanti sul corpo vivo della società, portano ad
un confronto diretto destra/sinistra nella crisi profonda di quella che è stata
definita "democrazia libera". Così si fa soprattutto notare l'assenza
di una soggettività politica coerentemente alternativa provvista di un progetto
a livello sistemico, sia sul piano interno sia sul terreno europeo (come hanno
anche dimostrato le più recenti votazioni al Parlamento di Strasburgo sulla
presidenza della Commissione e sulle finalità di utilizzo delle armi fornite a
paesi in guerra). Una soggettività politica capace di elaborare il tema
dell'uguaglianza sociale e di un nuovo equilibrio internazionale declinato in
una identità socialista capace di richiamarsi alla complessità delle nuove
faglie tecnologiche, politiche, sociali. Spiragli? Si intravvedono ma serve
subito una discussione posta al di fuori da un quadro provinciale di mera
sopravvivenza e di tamponamento via via nella logica di "riduzione del
danno".
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