UNA SITUAZIONE DIFFICILE DA ACCETTARE di Luigi Mazzella
La sclerotizzazione della Ragione
in Occidente fa sì che chi abbia frequentato le scuole medie superiori e
l’università continui a usare il linguaggio appreso sui banchi di scuola e
nelle aule accademiche senza rendersi conto della sua inattualità e
obsolescenza. Si usano parole divenute prive del loro significato originario come
neo-liberismo, populismo, sovranismo e altre non capendo che la realtà politica
ed economica è talmente cambiata da richiedere un tipo di analisi ben diverso
da quello cui l’opinione pubblica era stata abituata, partendo dalla
convinzione di vivere in un regime democratico (con i suoi rituali elettorali
con effetti sul governo dei Paesi) presente sia nel vecchio e sia nel nuovo
continente. Oggi non è più così: c’è un blocco egemone anglo-americano (con
prevalenza del secondo termine sul primo) che elabora una politica definibile
approssimativamente “pauperistica” che impone nei propri Paesi e in quelle egemonizzati
e che prescinde totalmente da indirizzi scientifici di economisti, giuristi e
altri uomini del sapere accademico perché si sostanzia in una somma di
provvedimenti idonei a tenere buono il “popolo bue”, proprio ed altrui. Questo
blocco, al potere con continuità preoccupante, non crede più nell’alternanza e
vagheggia una linea politica che è quella del Partito Democratico Americano e
del Laburismo inglese, influenzato non a caso dal ritorno in auge del solito
Tony Blair, consulente bene inserito nel sistema finanziario
giudaico-americano. I tentativi Reaganiani, Thatcheriani, Trumpiani di
ribaltare la situazione sono divenuti oggi del tutto impossibili: respinti con
ogni mezzo, compreso l’uso politico della giustizia. La dipendenza politica
assoluta dagli Stati Uniti di tutti gli schieramenti Europei (con rare
eccezioni) garantisce inoltre che l’Europa, sostanzialmente obbligata dai voleri
degli Inglesi e dei Nord-americani, a non “infastidire” lo strapotere economico
anglosassone, “non muova foglia che Wall Street e la City non vogliano”. Destra, Centro o Sinistra
che dir si vogliano non possono fare altro che attuare le linee
politiche del Partito Democratico Statunitense condotto in apparenza da un
Presidente eletto (cui il Pentagono può sempre opporre rifiuti, come nel caso
del ritiro delle truppe americane dall’Afghanistan disposto da Trump) ma super
controllato dai servizi d’intelligence, finanziati in un modo che molti
intellettuali del cinema ritengono, nelle loro opere, più occulto che palese.
Sentire, quindi, insigni notisti politici parlare di effetti catastrofici del
neo-liberismo e citare le conseguenze benefiche o malefiche di altri aulici
concetti economici fa una certa impressione. Domanda: Siamo certi che
non s’invoca “la Scienza” per coprire una squallida guerra di strapotere
internazionale, combattuta ormai senza esclusione di colpi, nell’ignoranza o
con la complicità di politicanti di provincia, mandati al governo dei Paesi
subalterni, grazie ai suggerimenti di esperti d’oltreoceano circa l’uso
congiunto di sistemi elettorali truffaldini e quello politico della giustizia
che, insieme, tengono lontani dall’agone politico le persone dabbene e
competenti?