Il problema per i lettori Occidentali, per così dire “plebei”,
veri rottami malconci delle due ideologie hegeliane in progressiva debacle
(fascisti e comunisti, entrambi ancora utilizzati, però, da chi comanda, a
seconda dei momenti e delle circostanze) non è solo
quello di dover “sopportare” e “digerire” ciò che scrivono i pennivendoli
per vocazione che, accettando di buon grado di rafforzare di
fatto il mainstream ufficiale, pretendono di essere
adeguatamente retribuiti dal coacervo di poteri veri (quelli finanziari) che si
sono “arroccati” intorno ai “poli” di Wall Street a New York e della City a
Londra (e che sono costituiti, a livello di vertici, da ricchi
esponenti delle due maggiori religioni monoteistiche mediorientali: il
giudaismo e il cristianesimo), ma è anche e, al punto in cui siamo arrivati con
maggiore pena, quello di doversi sorbire gli articoli altrettanto confusi e
pieni di incongruenze che appaiono on line o sulla stampa (che
in Italia in altri Paesi sostanzialmente “colonizzati”, per mano di abili
agenti provocatori, fa il gioco dei servizi spionistici anglo-americani), al
fine, certamente non conclamato e segreto, di evitare che il dissenso diventi
autonomo, indipendente, non pilotato da Washington e da Londra e quindi
pericoloso.A Napoli (e forse anche nel resto del Bel Paese) c’è un motto che
dice, per tale eventualità: Non si sa a chi dare la mano dritta. Il
lettore non sprovveduto (che vuole restare legato alla razionalità) si
avvede agevolmente che chi contesta il mainstream ufficiale partecipa,
poi, a un coro sconnesso e sgangherato che non è meno gravido di annotazioni di
abissale scemenza, soprattutto quando si trova di fronte a eventi e a
personaggi fuori dal comune che non sa interpretare e ancor meno capire (Trump
e Musk docent).La ragione è evidente: tutti gli Occidentali, da
venti secoli, stanno dentro una sorta di uovo e sia che tentino di
galleggiare nell’albume, sia che si dimenano e sbracciano nel tuorlo non
sono grado di vedere, “intelligere” e descrivere per gli altri ciò che c’è
fuori dal guscio.Fuor di metafora, i poveri Occidentali che non hanno avuto e non hanno
modo di conoscere altra realtà che la propria (costruita con falsità e
menzogne bimillenarie), e non sono sufficientemente dotati della
capacità di capire che la loro società che continua a credere
ciecamente sempre e solo nelle utopie ultraterrene o terrene di
parolai, vestiti di nero (orbace o tonaca) o di rosso (in varie gradazioni), venditori
di fumo e di fantasie irrealizzabili (in questo mondo o in altro fantasticato,
ambedue non provabili) lascia solo spazio e facilità di manovra
a chi, credendo solo nel “potere” e infischiandosene delle promesse (belle o
incoraggianti che siano) punta solo a mantenere il comando e il timone
dell’imbarcazione, considerando i passeggeri nella stiva solo una necessaria,
se non utile, zavorra. In conclusione, al peana dei pennivendoli di regime, pronti a
cambiare casacca ogni volta che sia necessario per la propria sopravvivenza e
per “tirare le quattro paghe per il lesso” a compenso del loto canto nel mainstream
corale, si contrappone il gracchiare confuso di chi stupidamente crede di poter
combattere la sua guerra, utilizzando i vecchi arnesi dialettici dei due
fanatismi politici escogitati dai seguaci fedeli di Hegel e non
avvedendosi di avvoltolarsi, in tal modo, nel più beota e inconcludente
irrazionalismo (che Zygmunt Bauman definirebbe “liquido” per strappare
gridolini di entusiastica gioia ai professori in servizio nelle scuole medie o
in pensione) e di usare il linguaggio inventato dalle “teste d’uovo” dei
detentori (di sempre) del potere reale e nascosto di comando. Mentre, infatti,
la CIA e l’MI6, in busta paga delle centrali finanziarie, “deviano” i
servizi segreti di altre nazioni, determinano la sola politica che l’Atlantico
consente di fare, controllano e sostanzialmente dirigono i governanti dei Paesi
del Nuovo e del Vecchio Continente, chi intinge il suo pennino nell’inchiostro
di una supposta e sterile guerra contro il “malgoverno” attuale, usa
come grido per l’assalto parole abusate o utilizzate a sproposito
come neo-liberismo, post-conservatorismo, populismo,
sovranismo, globalizzazione, progressismo, umanesimo o rispetto dei
diritti umani e via dicendo che per combattere l’irrazionalismo che
ormai stravolge profondamente la vita di tutto l‘Occidente c’entrano come il
cavolo a merenda.