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mercoledì 8 gennaio 2025

TANTO STARNAZZANO PER NULLA
di Luigi Mazzella


Max Hamlet Sauvage
Uomo segreto della C.I.A.

Occupazione “manu militari” della Groenlandia, annessione forzata del Canada, Europa ridotta allo stremo: il mainstream mass-mediatico orchestrato da Wall (e Regent) Street, dalla Centrale della CIA (e dell’ MI5), dal parito democratico statunitense (e da quello laburista inglese) non lascia spazio al dubbio: Adolf Hitler si è reincarnato in Donald Trump e minaccia l’Europa come fece il Fuhrer! A sostenerlo, però, non vi è un redivivo Winston Churchill ma un balbettante Joe Biden, unMario Draghi, desideroso di farci indebitare quel tanto in più che non ci consenta di rialzarci, una Ursula Von der Leyen che non riesce a dimenticare il passato della sua Germania. Allora chiedersi che cosa stia succedendo veramente nel mondo, peraltro a neo-Presidente americano non ancora insediato, non è fuori luogo. Mentre nel resto dell’Occidente i semi della “nobile” passione religiosa e/o politica generano per il “prossimo”, in luogo dell’amore annunciato nelle sacre scritture o negli inni di solidale o patriottico richiamo, sentimenti implacabili di odio e di rancori e la celebrazione funerea di date del passato di intensa tragedia alimenta la caccia ai nemici di Dio e le braccia si protendono con violenza o a pugno chiuso al canto di bandiera rossa o a palmo della mano bene esteso al grido di eja eja alalà, (ripeto: mentre tutto ciò avviene) negli Stati Uniti d’America, per Donald Trump si avvicina il tempo delle vere “guerre”. Egli ha vinto sì le elezioni, è bene intenzionato ad abbandonare Zelensky nelle mani dei suoi amici e sostenitori nazisti dei battaglioni Azov, privandolo dei missili americani a lunga gittata concessi da Biden nel suo desiderio di distruggere Putin, pensa che l’odio tra i monoteisti mediorientali sia troppo forte perché lui possa metterci bocca ma sa pure che i suoi veri nemici sono interni e potenti e si chiamano CIA (e altri servizi di mala informazione e di cosiddetta sicurezza), FBI, Pentagono, Industria delle armi e Lobby finanziaria di Wall Street e, personalmente, portano i nomi dei leader democratici del suoPaese e dei laburisti inglesi (guidati sotterraneamente da Tony Blair). 


Tiziano Rovelli
Complotti

Per contrastare la propaganda dei media sorretti dal potere pecuniario ed effettuata con mainstream diretti a una massa sempre più incrementata dalla super-idiozia (come la chiama Franco Continolo nel suo “blog”) Trump ha bisogno di ElonMusk, sia come inventore intelligente e scaltro di sistemi monetari alternativi a quelli di Wall Street sia come detentore di una rete informativa capace di sostituirsi ai velenosi “preparati” della CIA e dei servizi segreti Occidentali, che grazie ad essa, sono ormai soltanto “deviati”. A Trump servono anche leader Europei di un certo (antico e collaudato) stampo che adattando ai tempi il motto “Franza o Spagna purché se magna” capiscano che il vento è cambiato e si adeguino in conseguenza nello scegliere la pantofola da baciare prima di altri concorrenti nella genuflessione. Le dimissioni del Capo dei servizi segreti italiani, nominato da Draghi rappresentano il segno della percepita necessità da parte del Governo di operare una svolta rispetto al passato. In altre parole le Autorità di governo hanno capito che per liberare Cecilia Sala non occorreva rivolgersi a “mamma CIA” ma confidare nel potere politico e di governo di Trump intenzionato a riprendersi quella forza che Finanza, spie e generali avevano tolto alla massima carica statunitense: di qui il viaggio in Florida di Giorgia Meloni e i primi starnazzi dei servizi deviati di tutto l’Occidente per le intromissioni (temute) di Elon Musk nelle loro attività “legibus solutae”.