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lunedì 17 febbraio 2025

LA PREDA UCRAINA E IL CINISMO OCCIDENTALE
di Maurizio Vezzosi


 
Nessuno può dire quanto tempo sarà necessario per realizzare in Ucraina una tregua e quanto per reale accordo di pace, ma di certo si possono rilevare alcune evidenze. Il negoziato tra Washington e Mosca non concerne soltanto il problema ucraino, ma la reciproca sicurezza strategica dei due attori - anzitutto in ambito nucleare - e le altre aree geografiche in cui il loro coinvolgimento è prominente. Il Cremlino non accetterà di concludere un accordo con Zelensky e non accetterà alcun Minsk-3, ossia un semplice congelamento della guerra. Il nuovo inquilino della Casa Bianca finora ha almeno un merito: quello di avere ricordato brutalmente che cosa ci sia davvero alle radici della guerra in Ucraina. La postura di Donald Trump impone anche ai più miopi di ammettere che l’Unione Europea non è un soggetto rilevante negli equilibri globali, ed in materia di guerra e di pace nemmeno negli equilibri europei. Il colossale sforzo bellico a sostegno di Kiev ha difeso soltanto interessi alieni e contrari a quelli della maggioranza degli ucraini: il cinismo esplicitato da Donald Trump - 500 miliardi di terre rare - in merito alle risorse ucraine si discosta solo nella forma da quello sostanziatosi nella politica delle precedenti amministrazioni. E conferma quello che l’Ucraina sia sempre stata dal 1991 ad oggi per Washington. Prima di tutto uno strumento per dividere ad ogni costo - fosse anche la distruzione dello strumento stesso - l’area occidentale del continente da quella orientale, oltre che una spina nel fianco di Mosca ed un enorme serbatoio di risorse. Del resto oggi Donald Trump ha gioco facile nell’imporre ai paesi dell’Europa occidentale l’acquisto di risorse energetiche statunitensi grazie al lavoro ereditato dalle precedenti amministrazioni. A questo si aggiungeranno i colossali acquisti di armi che Washington già non fa mistero di pretendere dai paesi dell’Europa occidentale, tra cui l’Italia. D’altra parte, di che cosa si alimenterà l’industria militare degli Stati Uniti se in Ucraina non dovessero essere inviate più armi, almeno con le stesse proporzioni degli ultimi tre anni? Mentre il mondo cambia, ed una nuova Yalta appare meno lontana, gli ucraini restano le prime vittime di enormi illusioni, pagando a loro spese un’ecatombe senza precedenti in Europa dal 1945 ad oggi.