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domenica 16 febbraio 2025

POETI
di Elisa Malvoni


Elisa Malvoni
 
Caro Angelo, ti invio due testi inediti di un progetto poetico recente. Mi sono accorta che ho iniziato a scrivere poesia senza verbi. O meglio, ne uso pochissimi, e nelle forme nominali. Mancano le reggenti. La sto interpretando come poesia di momenti immobili in cui facciamo caso all’istante, e ne nasce un ricordo, una rivelazione, un correlativo oggettivo di quelli che siamo. Questi due testi, in particolare, sono nati dall’osservazione di due mercati di tipo diverso a Pattaya e a Praga. [E. M.]
 
 
Pattaya Night Bazaar
 
Appuntato allo stesso soffitto
agli stessi trapezi di tende e di notte
straniamento di donnine supine
bambine lascive
sdraiate fino alla bachelite
spogliate per un piccolo prezzo all’incanto.
 
Tutto l’incanto 
negli occhi del cliente.




Praga, U Elektry
 
Da un canterano, la maniglia
da una giacca, il bottone
da un quadro, la cornice.
 
Valore dopo la separazione.
 
Valore all’unico campione
al sopravvissuto della cristalleria.
 
Dalla vetrina del salotto
a quella bancarella
perdendo un quanto di luce 
ogni giorno
la stessa fierezza.