Gravità Di miseria parlano all’ombra di questo cielo. La pietà fa il giro largo non trova spazio prende i segni di terra
rossa e scrive campi di fieno lì piega l’universo in
minuscoli fatti di meraviglia. C’è gravità a qualche
tempo dal mare dove i discorsi si fanno
rapidi e secchi, vicini al disastro, poi
l’incanto di suoni eterni risollevano i canti e fino
alla perdita ogni albero è certezza,
ogni frutto caduto è inevitabile. Tutto è spietato là dove
la morte è un manifesto di parola. E neanche la morte muore
là dove è detta. * Antonella
Rizzo. Nata in Salento, compie studi classici e umanistici. Approda alla
ricerca accademica che lascia per una scelta di indipendenza. Dopo un lungo
dialogo con il Senegal e con le comunità migranti, arriva a Milano dove insegna
in scuole di periferia, scrive poesia e continua il suo lavoro di ricerca sulle
identità plurali, diasporiche, che ammira come paesaggi. È autrice di due
raccolte poetiche e di numerosi saggi pedagogici e antropologici.