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domenica 6 aprile 2025

POETI
di Antonella Rizzo
 
Antonella Rizzo

Fame
 
Ogni cosa deve crollare
invece resta immobile
tutto l’inutile è ancora qui a chiudere le porte
a farsi memoria senza aria, pietra per case.
 
Se non ci fosse più nulla da riconoscere
se sparisse l’albero dal ramo storto
e la rosa malata
ogni cosa sarebbe nuova, potrebbe pensarsi.
 
Abbiamo bisogno di distruzione,
la presenza occupa ogni spazio tra cielo e strade
impossibile ogni verso rapace
ogni predazione innocente
tutto è sfinito e non muore, consuma e paga.
 
Abbiamo bisogno di essere macerie
di quel silenzio del crollo quando chi sopravvive ha fame vera. 



 
Odio
 
E noi che andiamo senza origine di verbo
di là dal fiume 
diamo assedio alle ombre.
 
Qualcuno è venuto dall'altra parte 
dove le rive si uniscono in trincee
e le soste non fanno pane. 
 
Prendiamo le case e le teste bruciamo
e i denti e i cani e i tappeti buoni di storia
ogni cosa qui è nulla. 
 
Due proiettili nella tasca fanno odio
e per quello che sappiamo 
da questa parte del fiume nulla fa più differenza.