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venerdì 9 maggio 2025

REFERENDUM DELL'8-9 GIUGNO
Per la partecipazione al voto 


Ci permettiamo di chiedere agli interlocutori del testo di questo documento di sottoscriverlo e diffonderlo onde acquisire altre adesioni: il nostro scopo è quello di promuovere la partecipazione al voto nei prossimi referendum riguardanti il lavoro e la cittadinanza che si svolgeranno l’8-9 giugno.
L’invito è rivolto a tutti i democratici al di là della loro specifica valutazione sui singoli quesiti anche se la nostra propensione personale è rivolta all’espressione di 5 Sì.
 
Lintendimento che esprimiamo è rivolto proprio al tema della democrazia: se si ritiene che la partecipazione al voto rappresenti un fondamentale indicatore dello stato di salute del sistema democratico nel nostro Paese allora la percentuale dei votanti, in una occasione come questa, non può essere mortificata da una volontà di annullamento della partecipazione politica.
Accanto all'espressione di consenso/dissenso sui singoli quesiti va quindi chiesto un voto politico: fatto importante in particolare in questo momento storico nel quale la disaffezione appare crescente e i diversi sistemi elettorali in uso nel nostro Paese e la trasformazione "liquida" dei soggetti politici non aiutano certamente a combatterla.
Nello stesso tempo ci rivolgiamo ai grandi mezzi di comunicazione di massa considerando la necessità di espressione di una informazione puntuale ed equilibrata su questi delicatissimi temi.
L'ipotesi di astensione espressa dalle forze di governo non punta semplicemente a rendere difficile il "quorum" ma rappresenta anche un ulteriore passo verso un'idea di "semplificazione" del rapporto tra politica e società in senso autoritario e di trasformazione della democrazia costituzionale in una "democratura" simile ai modelli cui si ispira la destra italiana.
Si dimostra altresì l'incapacità dei partiti di maggioranza che si rifugiano nell'astensione per evitare il confronto sui grandi temi della convivenza civile, della sicurezza e della dignità del lavoro e a quello, sancito dalla Costituzione e richiamato con forza dal Presidente della Repubblica, di una retribuzione adeguata a garantire il minimo soddisfacimento in una società moderna dei bisogni primari di lavoratori e famiglie.
Per questo insieme di considerazioni riteniamo necessario un intenso sforzo di mobilitazione perché questa occasione di maturità democratica rappresentata dal voto nei referendum dell'8-9 giugno sia colta appieno.
 
ASSOCIAZIONE CULTURALE
“IL ROSSO NON È IL NERO” SAVONA