Il Cristianesimo è la
fede religiosa più importante della Terra. Secondo una recente ricerca
del Pew Research Center sull’andamento
delle principali fedi religiose mondiali nel decennio 2010-2020, dovrebbe
contare attualmente - sommando le sue varie ‘denominazioni’- all’incirca 2,3 miliardi
di aderenti, il 28,8% dell’attuale popolazione terrestre. Tuttavia, anche se il
numero di cristiani continua a crescere in termini assoluti, l’incidenza di
questi fedeli sulla popolazione mondiale di ‘credenti’ delle varie religioni è
calata nell'ultimo decennio dell’1,8%; secondo i ricercatori, soprattutto a
causa dì ‘disaffiliazione’, cioè la decisione di abbandonare la fede
tradizionale, ‘dei genitori’, in Cristo. Nello stesso periodo, il numero di
fedeli islamici è invece cresciuto dello stesso valore, dell’1,8%, facendo
dell’Islam la religione mondiale in più rapida espansione. Siccome i credenti
perlopiù ‘ereditano’ la propria fede dalla famiglia in cui sono nati, gli
studiosi attribuiscono la crescita islamica principalmente al fattore ‘fertilità’.
L’età media dei musulmani nel mondo è di circa 24 anni - un’età riproduttiva - mentre
i non-musulmani hanno, globalmente, un’età media di 33 anni. Inoltre, la
tendenza alla disaffiliazione - all’abbandono della propria fede - è meno
presente nell’Islam rispetto alle altre fedi importanti, compresa quella
cristiana. Lo stesso meccanismo ‘riproduttivo’ è indicato dagli autori della
ricerca come la probabile spiegazione di un altro fenomeno emergente.
Oggigiorno, la popolazione più ‘densa’ di cristiani (31%) si trova nell’Africa
sub-sahariana e non più in Europa, storicamente il continente ‘cristiano’ per
eccellenza, ormai caratterizzato invece sia dalla minore fertilità sia da
un maggiore tasso di abbandono della fede. Un’altra fede ad avere perso terreno
è quella buddista, l’unica religione mondiale a trovarsi nel 2020 con un minor
numero di aderenti (324 milioni) rispetto al 2010 (343 milioni), un
risultato dovuto ai soliti fenomeni di abbandono da una parte e di bassa
natalità dall’altra. Le religioni indù ed ebraica hanno invece mantenuto tassi
di crescita stabilmente in linea con la crescita della popolazione.