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domenica 1 giugno 2025

SCAFFALI
di Anna Rutigliano
 

Città come recupero di un tempo interiore indelebile e irripetibile.
 
Zurigo, Catania, Torino, Senigallia, Salerno… spirando in lungo e in largo del Bel Paese, è il vento della memoria e del ricordo a trasportare la gondola aerostatica di Città e Scrittori composta da ben 36 autori (Di Felice Edizioni 2025, pagg.176), la nuova antologia curata da Angelo Gaccione, nelle peregrinazioni dell’anima del suo equipaggio. Cartografie emotive prima ancora che vere e proprie mappe turistiche, di interesse storico-architettonico per i più curiosi visitatori, percorribili persino in bicicletta per i più ecologisti, i luoghi in questione, si alternano fra borghi rurali, adagiati fra monti di natura lavica e colline verdeggianti, quasi a contemplare un paesaggio incontaminato e diffidente della modernità e città industrializzate, pur con il loro aspetto regale ed elegante. Luoghi di resistenza partigiana e di lotte operaie, un tempo capitali dell’Illuminismo, in contrapposizione a città mercificate e ai non-luoghi, dalle cupe geometrie in acciaio, dove all’occhio interiore dello scrittore non sfugge il processo di cancellazione di ogni traccia di memoria operato dalla cementificazione edilizia, resiliente, tuttavia, nei meandri dell’immaginazione, attraverso sogni barocchi, preghiere poetiche e preziosi sedimenti di granelli di minerali e cristalli. E ancora cortili, cuore e motore della vita contadina, quali spazi di riunioni familiari, spiragli di luce e speranza, di libertà. Paesi e città natali in cui ritrovare pace e spiritualità, dagli odori gastronomici inconfondibili, ma anche terre lasciate per necessità di studio o per lavoro, verso un altrove apparentemente migliore e accogliente, ma mai luoghi traditi, che rivivono nei ricordi e negli echi di storie. A completare la mappatura emotiva svettano fiere e nostalgiche le città marittime, dalle spiagge di fine sabbia di velluto, che furono un tempo testimoni di passeggiate meditative e di primi amori adolescenziali, con il mare segretamente in ascolto. Se il milieu di matrice zoliana, letteralmente il luogo di mezzo, è fattore determinante del destino identitario di ciascun individuo, ogni città di questa antologia è, per gli scrittori che vi sono nati, mezzo di riflessione, sul rapporto unico con la propria terra d’origine, per alcuni versi, dai toni ironici di critica socio-economica, per altri, come riconciliazione con sé stessi e di recupero di un tempo interiore indelebile e irripetibile.