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venerdì 18 luglio 2025

 IL LATO UMANO
 


Sono stato indeciso fino all’ultimo se pubblicare questa lettera del nostro collaboratore e amico prof. Romano Rinaldi che da qualche tempo lotta per la propria salute (e noi gli auguriamo di rimettersi presto e al meglio), nella rubrica “Il Giuramento di Ippocrate”. Poi mi sono ricordato che sono anni che nessun medico, a partire dalla vicenda del Covid, si sia voluto più esporre, ed è rimasta lì: ferma, immobile, con i nomi e gli scritti preziosi di quanti erano intervenuti. Anche il potere medico e sanitario degenerato, prospera perché non trova che rare opposizioni. Abbiamo visto in questi anni medici e infermieri che hanno potuto testimoniare in trasmissioni televisive con il volto oscurato o di spalle incappucciati come fossero pentiti mafiosi. E osiamo chiamare democrazia e libertà di opinione questo stato di cose. Ho così deciso di pubblicarla qui, in prima pagina. È una lettera piccola, semplice, una risposta al suo stato di salute e a come si può disperare ma anche tornare ad avere fiducia, quando incontriamo esseri umani degni di questo nome. [A.G.]
 
Caro Angelo,
più che di convalescenza, si tratta di una sorta di discesa negli inferi… Ma con la speranza di poterne uscire anche se non certo in breve tempo. Ho iniziato ieri la terapia vera e propria di contrasto alla malattia. I cocktail chimici e immunologici sono piuttosto impressionanti ma sono l’unica alternativa. Ho fiducia nella medicina moderna e nella dedizione che molte brave persone si ostinano a profondere nella professione medica nonostante l’imperante mercificazione e relativa mistificazione operata da chi manovra le leve di potere anche in questo campo. Ogni tanto mi prende la voglia di veder pendolare da qualche lampione questa miseria umana priva di umanità, poi incontro ben altri rappresentanti, anche molto giovani, della nostra stessa specie e ritrovo un po’ di fiducia…

Romano Rinaldi