IL LATO UMANO
Sono stato indeciso fino
all’ultimo se pubblicare questa lettera del nostro collaboratore e amico prof.
Romano Rinaldi che da qualche tempo lotta per la propria salute (e noi gli
auguriamo di rimettersi presto e al meglio), nella rubrica “Il Giuramento di Ippocrate”.
Poi mi sono ricordato che sono anni che nessun medico, a partire dalla vicenda
del Covid, si sia voluto più esporre, ed è rimasta lì: ferma, immobile, con i
nomi e gli scritti preziosi di quanti erano intervenuti. Anche il potere medico
e sanitario degenerato, prospera perché non trova che rare opposizioni. Abbiamo
visto in questi anni medici e infermieri che hanno potuto testimoniare in
trasmissioni televisive con il volto oscurato o di spalle incappucciati come
fossero pentiti mafiosi. E osiamo chiamare democrazia e libertà di opinione
questo stato di cose. Ho così deciso di pubblicarla qui, in prima pagina. È una
lettera piccola, semplice, una risposta al suo stato di salute e a come si può
disperare ma anche tornare ad avere fiducia, quando incontriamo esseri umani
degni di questo nome. [A.G.]
Caro Angelo,
più che di
convalescenza, si tratta di una sorta di discesa negli inferi… Ma con la
speranza di poterne uscire anche se non certo in breve tempo. Ho iniziato ieri
la terapia vera e propria di contrasto alla malattia. I cocktail chimici e
immunologici sono piuttosto impressionanti ma sono l’unica alternativa. Ho
fiducia nella medicina moderna e nella dedizione che molte brave persone si
ostinano a profondere nella professione medica nonostante l’imperante
mercificazione e relativa mistificazione operata da chi manovra le leve di
potere anche in questo campo. Ogni tanto mi prende la voglia di veder pendolare
da qualche lampione questa miseria umana priva di umanità, poi incontro ben altri
rappresentanti, anche molto giovani, della nostra stessa specie e ritrovo un
po’ di fiducia…
Romano Rinaldi