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martedì 16 settembre 2025

HERI DICEBAMUS 
di Luigi Mazzella

 
Heri dicebamus che, storicamente, la situazione delle contrapposizioni politiche, nella parte di mondo da noi abitata, alla vigilia della seconda guerra mondiale si è riprodotta tale e quale alla vigilia della (per ora solo sperata) terza guerra mondiale (che resta, comunque, nello sciagurato voto dei “volenterosi” europei, discendenti dei fomentatori impenitenti di tutte le guerre avviate dalla decrepita civiltà Occidentale). Hodie aggiungiamo che, filosoficamente parlando, la situazione descritta non poteva essere diversa da quella che si determina ogni volta in forza del principio che nemo plus dat quam ipse habet. Se l’Occidente non riesce più a produrre un pensiero libero, id est non condizionato da credenze utopiche come tali irrealizzabili e meramente fantasiose non può che generare conflitti ispirati alle contrapposizioni estreme che si generano o tra religioni le “une contro le altre armate” (vedasi la guerra d’Israele) o tra le arcinote inconciliabili elucubrazioni hegeliane di destra e di sinistra (cfr. lo scontro tra gli eredi dell’Armata Rossa e i discendenti Azov dei collaborazionisti filo hitleriani di Zelensky). Altro non è possibile perché altro non v’è “sulla piazza”. Che poi da ebrei, cristiani, islamici, fascisti e comunisti, tutti abilmente camuffati con abiti arlecchineschi, partano invocazioni ripetute e amplificate alla “democrazia” è l’ennesima prova della falsità Occidentale: se v’è un luogo dove la democrazia è esclusa dagli autoritarismi astratti di tre religioni e di due utopie ideologiche ugualmente assolutistiche e intolleranti questo è il territorio posto a ovest del Pianeta. L’invocazione dei principi della democrazia ateniese è l’ennesima falsità propagandata dagli allievi accademici di Platone, diffamatori imperterriti di sofisti e d filosofi presocratici per verosimile ordine del Maestro (che riteneva la democrazia il peggiore possibile dei sistemi di governo, senza aggiungere la “coda salvifica” di pensiero espressa da Churchill).
Conclusione: Che poi le cinque follie inguaribili producano anche   affermazioni di “buonismo” e di “sentimenti di fratellanza” è l’ultima “chicca” di una popolazione che ha elevato l’odio “a sistema di vita”.