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giovedì 4 settembre 2025

“NOI NON ANDIAMO DA NESSUNA PARTE!”


 
C
on queste parole forti e luminose, il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme, ha dato voce a una Chiesa che non fugge, non si piega, non si nasconde. Una Chiesa che rimane, accanto a chi soffre, senza distinzioni di etnia, religione o schieramento. In un tempo in cui troppi alzano muri e dividono l’umanità in “noi” e “loro”, questo servo di Dio sceglie di abitare il dolore, di testimoniare la speranza e di restare accanto agli ultimi, qualunque sia il nome del loro Dio. Pizzaballa non è solo una guida spirituale. È una voce profetica, che denuncia l’ingiustizia senza cedere all’odio, che chiede pace senza dimenticare la verità, che tende la mano dove altri stringono il pugno. In mezzo al rumore delle armi e alle logiche di potere, la sua presenza è un atto di resistenza evangelica: rimanere, condividere, custodire la dignità di ogni essere umano. 


Pizzaballa tra le rovine di Gaza

Cristiano con i cristiani. Fratello con tutti. Oggi più che mai, il mondo ha bisogno di uomini come lui. Uomini che non cercano riflettori, ma camminano nel buio portando una luce che non abbaglia, ma illumina. Il cardinale Pizzaballa è chiaro e irremovibile: “Noi non andiamo da nessuna parte! Vogliono fare a Gaza City quello che è stato fatto a sud della Striscia: raderla al suolo. Se abbiamo mai pensato di andarcene? No, mai! Anche perché la gente non saprebbe dove andare. Lasciare Gaza e cercare di fuggire verso sud sarebbe una condanna a morte, perché ci sono anziani e disabili che sono debilitati anche da mesi di malnutrizione. Non può esserci futuro basato sulla prigionia, sullo sfollamento dei palestinesi o sulla vendetta. Non c’è giustificazione alcuna per lo sfollamento di massa deliberato e forzato di civili. Quindi, resteranno lì. E noi con loro”.