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mercoledì 8 ottobre 2025

NUMERI DALLA CALABRIA
di Franco Astengo


Festeggiano ma ha vinto l'astensione
 
I risultati delle elezioni regionali calabresi del 5/6 ottobre 2025 (seconda tappa dell'assurdo tour delle urne imposto da decisioni ministeriali semplicisticamente opportunistiche) hanno confermato la disgiunzione tra l'esito delle urne e le imponenti manifestazione di piazza occorse in queste settimane aventi come movente la tragedia del popolo palestinese.
Difatti la partecipazione al voto è ancora diminuita anche in Calabria (dove pure in passato le percentuali delle cittadine e dei cittadini che si recavano alle urne erano tra le più basse) e il centro-destra si è largamente affermato con la conferma del presidente uscente Occhiuto.
Le elezioni calabresi del 5/6 ottobre si sono svolte tra l'altro in una condizione molto particolare: Occhiuto, infatti, aveva concluso anticipatamente il suo mandato con dimissioni causate dall'essere stato chiamato in causa da provvedimenti della magistratura: aveva così interrotto il suo lavoro chiedendo un'immediata conferma di fiducia che gli è stata accordata da un voto di maggioranza di larghe dimensioni.
Dal punto di vista della partecipazione al voto però in Calabria è accaduto un fatto particolare: se la presenza alle urne è diminuita in percentuale invece il totale dei voti validi è diminuito di pochissimi numeri
In percentuale, infatti, la presenza alle urne per le elezioni regionali 2025 si è fermata al 43,15% contro il 44,36% delle corrispondenti elezioni del 2021 e al 50,80% delle elezioni politiche 2022 (rispettivamente -1,21% e - 7,65).
Nelle elezioni regionali 2025 a fronte di 1.888.368 aventi diritto si sono avuti 792.371 voti validi per i 3 candidati presidenti e 759.004 voti validi per le liste di appoggio: nel 2021 i voti validi per i candidati presidenti (4) erano stati 792.708 e i voti validi per le liste d'appoggio 762.098 di fronte a 1.890.732 aventi diritto: in totale un calo di 337 suffragi; per le liste invece si registra un deficit di 3.094 unità. Da notare la flessione delle schede bianche: 2021 20.559 2025 5.960.
Analizziamo allora i suffragi riversati sui candidati presidenti.
Riassumiamo la differenza nell'espressione di voti validi tra il presidente e le liste: nel 2021 era stata di 30.610 voti: nel 2025 di 33.727.
Il successo di Roberto Occhiuto è stato realizzato aumentando in maniera considerevole i voti rispetto al 2021: in allora la candidatura Occhiuto aveva ottenuto 431.675 voti, adesso 453.926 con un incremento di 22.251 unità. La percentuale rispetto al totale degli aventi diritto era stata nel 2021 del 22,83% salita nel 2025 al 24,03% (crescita dell'1,20%). Questa volta davvero non si può scrivere di "vittoria in discesa".
Analisi complessa invece per la candidatura rappresentativa del "campo largo" identificata nella persona di Pasquale Tridico.
Analisi complessa perché nel 2021 si verificò una sorta di "triangolazione" con due candidature rappresentative dell'opposizione al centrodestra: la candidatura Bruni appoggiata da PD, M5S, Europa Verde e altri che raccolse 219.389 voti pari all'11,60% dell'intero corpo elettorale e quella dell'ex-sindaco di Napoli De Magistris che ottenne 128.204 voti pari al 6,78% del complesso di iscritte e iscritti nelle liste.



Nel frangente delle regionali 2025 la candidatura Tridico ha raccolto 330.813 voti pari al 17,51% sul totale degli aventi diritto. Impossibile proporre comparazioni tra questi diversi dati: sommessamente si può far notare come la somma delle percentuali delle candidature Bruni e De Magistris avesse raggiunto, nel 2021, il 18,38% (sempre sul totale degli aventi diritto) e quella Tridico si sia fermata nel 2025 al 17,51% inferiore dello 0,87%. Si tratta di un dato assolutamente non valutabile scientificamente ma che forse ci indica che almeno in Calabria come già nelle Marche un'alleanza a trazione PD-M5S non presenti una capacità di mobilitazione sufficiente dell'elettorato potenziale.
Nell'esaminare l'andamento delle singole liste compiremo anche uno strappo alla regola facendo passare, per alcuni dati, anche l'esame dell'andamento delle elezioni politiche 2022: prima di tutto però è necessario ricordare come nell'occasione delle elezioni politiche il numero degli aventi diritto diminuisca poiché mancano le elettrici e gli elettori iscritti all'estero. Per quel che riguarda la Calabria un numero molto elevato: alle elezioni politiche 2022 erano iscritti nelle liste per elezioni del Senato nel collegio calabrese 1.496.834 aventi diritto (391.534 in meno rispetto agli iscritti nelle liste delle elezioni regionali 2025).
Verifichiamo allora l'andamento delle liste principali.
Forza Italia riprende la maggioranza relativa con 136.501 voti dopo averla perduta nelle politiche 2022 cedendola a Fratelli d'Italia.
Questo l'andamento dei principali partiti del centrodestra:
Forza Italia nelle regionali 2021 ottenne 131.882 voti scesi a 116.700 nelle politiche 2022 e risaliti a 136.501 alle regionali 2025 ricordando anche la presenza di una "Lista del Presidente" che ha avuto 94.030 voti mentre una Lista Forza Azzurri nel 2021 aveva ottenuto 61.828 voti.
Fratelli D'Italia è passata dai 66.277 voti del 2021 ai 136.060 del 2022 per scendere a 88.335 nel 2025 (il calo di Fratelli d'Italia di elezione in elezione appare costante anche se nel caso delle elezioni regionali bisogna considerare la presenza di Liste Civiche e del Presidente).



Dal punto di vista della percentuale sul totale degli aventi diritto: Forza Italia 2021 6,97%, 2022 5,20%, 2025 7,22%; Fratelli d'Italia 2021 3,50%, 2022 6,07%, 2025 4,67% dati indicativi del calo accusato da Fratelli d'Italia tra le politiche del 2022 e le regionali 2025.
In percentuale sul totale degli aventi diritto la Lega ha ottenuto questi risultati: 2021 3,35%, 2022 2,70%, 2025 3,78% dimostrando ancora una possibile potenzialità di presenza.
Sempre misurando le percentuali sul totale degli avanti diritto questo l'andamento del PD: 2021 5,31%, 2022 7,32%, 2025 5,46%, a dimostrazione di una difficoltà del PD sul terreno locale (da tener conto comunque la presenza di una lista del presidente Tridico con 57.813 voti pari al 3,06% sul totale degli avanti diritto).
L'analisi del voto relativa al M5S merita un momento di particolare attenzione per almeno due motivi: il candidato presidente è espressione del Movimento, in Calabria il M5S ha sempre avuto una delle sue principali roccaforti.
Soltanto per rinfrescare la memoria: nell'occasione delle elezioni politiche 2018 i pentastellati ebbero nel collegio calabrese 406.684 voti (maggioranza relativa nel collegio) eleggendo 6 deputati con una percentuale sul totale degli aventi diritto del 26,38%.



Osserviamone l'andamento nel corso delle ultime consultazioni: Regionali 2021 (in alleanza con il centrosinistra candidatura Bruni) 49.414 voti ( 2,61% sul totale degli aventi diritto); Politiche 2022 (candidatura autonoma) 211.759 voti (14,14% sul totale degli aventi diritto); Regionali 2025 (in alleanza con il centrosinistra) 48.775 voti ( 2,58% sul totale degli aventi diritto). Una volatilità che presenta un segno caratteristico che appare molto preciso: la presenza o meno del Movimento in uno schema di alleanza determina l'andamento del voto (ricordando anche che tra le politiche 2018 e quelle 2022 in Calabria il M5S ha perso comunque all'incirca 300.000 voti).
Per le liste centriste e l'alleanza AVS è possibile tentare una comparazione significativa soltanto tra le politiche 2022 e le regionali 2025.
Nelle politiche 2022 l'Alleanza Azione - Italia Viva nel collegio calabrese ottenne 28.535 voti (1,90% sul totale degli avanti diritto); Nelle Regionali 2025 la lista "Casa Riformista" ha avuto 33.529 voti (1,77% sul totale degli aventi diritto).
Nelle politiche 2022 l'Alleanza Verdi Sinistra nel collegio calabrese aveva avuto 10.733 voti (0,71% sul totale degli aventi diritto); Regionali 2025 29.251 voti (1,54% sul totale degli aventi diritto).
Alcune provvisorie indicazioni conclusive:
1) L'andamento della partecipazione al voto può essere considerata stabile in una Regione come la Calabria dove questo dato è sempre stato storicamente più basso della media nazionale;
2) Il successo della candidatura Occhiuto si è realizzato "in salita" aumentando voti e percentuale sul totale degli aventi diritto tra le elezioni 2021 e quelle 2025;
3) La candidatura Tridico non si è dimostrata in grado trainare alcuna crescita soprattutto rispetto alla forza politica di provenienza del candidato;
4) Dal punto di vista delle forze politiche:
a) La Calabria conferma che l'espansione elettorale di Fratelli d'Italia si è sostanzialmente fermata e che l'apporto di Forza Italia e Lega all'alleanza di centrodestra rimane decisivo;
b) il PD mantiene le posizioni sul piano locale ma conferma l'esistenza, almeno al Sud, di uno scarto tra immagine complessiva e risultati in situazioni specifiche;
c) il M5S evidenzia una netta differenza tra le occasioni nelle quali si presenta in autonomia e quelle in cui fa parte di una alleanza di centro-sinistra che lo schiaccia su posizioni per così dire "laterali" dimenticando oggettivamente il vecchio motto "né di destra, né di sinistra" che ne fece la fortuna. Questo avviene in una situazione dove "il campo largo" non appare in grado di definirsi: né l'Ulivo, né il Fronte Popolare;
d) per quel che riguarda la Calabria le forze centriste appaiono sostanzialmente stazionarie mentre l'alleanza AVS fornisce ancora segnali di crescita.
Il tutto riassumendo molto schematicamente in attesa dell'appuntamento della Toscana: in un calendario elettorale che sembra sia stato preparato da DAZN.