NUMERI DALLA CALABRIA
di Franco Astengo

Festeggiano ma ha vinto l'astensione
I risultati
delle elezioni regionali calabresi del 5/6 ottobre 2025 (seconda tappa
dell'assurdo tour delle urne imposto da decisioni ministeriali
semplicisticamente opportunistiche) hanno confermato la disgiunzione tra
l'esito delle urne e le imponenti manifestazione di piazza occorse in queste
settimane aventi come movente la tragedia del popolo palestinese.
Difatti la partecipazione al voto
è ancora diminuita anche in Calabria (dove pure in passato le percentuali delle
cittadine e dei cittadini che si recavano alle urne erano tra le più basse) e
il centro-destra si è largamente affermato con la conferma del presidente
uscente Occhiuto.
Le elezioni calabresi del 5/6
ottobre si sono svolte tra l'altro in una condizione molto particolare:
Occhiuto, infatti, aveva concluso anticipatamente il suo mandato con dimissioni
causate dall'essere stato chiamato in causa da provvedimenti della
magistratura: aveva così interrotto il suo lavoro chiedendo un'immediata conferma
di fiducia che gli è stata accordata da un voto di maggioranza di larghe
dimensioni.
Dal punto di vista della
partecipazione al voto però in Calabria è accaduto un fatto particolare: se la
presenza alle urne è diminuita in percentuale invece il totale dei voti validi
è diminuito di pochissimi numeri
In percentuale, infatti, la
presenza alle urne per le elezioni regionali 2025 si è fermata al 43,15% contro
il 44,36% delle corrispondenti elezioni del 2021 e al 50,80% delle elezioni
politiche 2022 (rispettivamente -1,21% e - 7,65).
Nelle elezioni regionali 2025 a
fronte di 1.888.368 aventi diritto si sono avuti 792.371 voti validi per i 3
candidati presidenti e 759.004 voti validi per le liste di appoggio: nel 2021 i
voti validi per i candidati presidenti (4) erano stati 792.708 e i voti validi
per le liste d'appoggio 762.098 di fronte a 1.890.732 aventi diritto: in totale
un calo di 337 suffragi; per le liste invece si registra un deficit di 3.094
unità. Da notare la flessione delle schede bianche: 2021 20.559 2025 5.960.
Analizziamo allora i suffragi
riversati sui candidati presidenti.
Riassumiamo la differenza
nell'espressione di voti validi tra il presidente e le liste: nel 2021 era
stata di 30.610 voti: nel 2025 di 33.727.
Il successo di Roberto Occhiuto è
stato realizzato aumentando in maniera considerevole i voti rispetto al 2021:
in allora la candidatura Occhiuto aveva ottenuto 431.675 voti, adesso 453.926
con un incremento di 22.251 unità. La percentuale rispetto al totale degli
aventi diritto era stata nel 2021 del 22,83% salita nel 2025 al 24,03%
(crescita dell'1,20%). Questa volta davvero non si può scrivere di
"vittoria in discesa".
Analisi complessa invece per la
candidatura rappresentativa del "campo largo" identificata nella
persona di Pasquale Tridico.
Analisi complessa perché nel 2021
si verificò una sorta di "triangolazione" con due candidature
rappresentative dell'opposizione al centrodestra: la candidatura Bruni
appoggiata da PD, M5S, Europa Verde e altri che raccolse 219.389 voti pari all'11,60%
dell'intero corpo elettorale e quella dell'ex-sindaco di Napoli De Magistris
che ottenne 128.204 voti pari al 6,78% del complesso di iscritte e iscritti
nelle liste.
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