PACE A GAZA di Elena Basile – ex ambasciatore
e diplomatico
Dubbi legittimi L’intervento di Trump ha permesso il
negoziato di successo tra Israele e Hamas grazie alla mediazione di Egitto
Turchia e Qatar per la liberazione degli ostaggi israeliani e i detenuti e gli
ostaggi palestinesi.Il fallito attacco
israeliano al Qatar, un alleato USA che ospita una importante base militare, e
le manifestazioni su scala mondiale contro il genocidio, spiegano la maggiore
assertività statunitense.Il piano
purtroppo non affronta le cause profonde del conflitto, l’illegale occupazione
di terre palestinesi, il rifiuto di riconoscere uno Stato palestinese a cui
risponde la lotta armata e il rifiuto di accettare lo Stato Israeliano. Difficile
immaginare una pace vera che sarebbe il risultato di una conferenza diplomatica
aperta a tutti gli attori. Sarà forse possibile attuare la prima
fase con un parziale ritiro dell’IDF. Netanyahu a cui Trump avrebbe permesso la
personale impunità sarà più flessibile. I problemi da risolvere tuttavia
restano gli stessi da almeno sessanta anni: ritiro israeliano dai territori
occupati, fine dell’annessione illegale dei Coloni della Cisgiordania, fine del
blocco di Gaza, Stato palestinese con Gerusalemme Est capitale, ritorno dei
profughi. Fine della lotta armata e del terrorismo come ovvia conseguenza.
La proposta di Trump è un diktat
intervenuto dopo due anni di genocidio che è accettato da un popolo stremato.
La gestione anglosassone sembra il ritorno al protettorato britannico. La
tregua sarà un sollievo. Sono necessariegaranzie per un ritiro totale dell’IDF
da Gaza e la fine del blocco. Il riconoscimento della rappresentanza
palestinese nella gestione di Gaza. Solo queste elementari condizioni
potrebbero far cessare il genocidio e convincere Hamas a disarmare in vista di
negoziati seri per lo Stato Palestinese. Altrimenti al primo pretesto Israele
continuerà le violenze perseguendo l’obiettivo del “Grande Israele” e Hamas
riprenderà la lotta armata. C’ è una volontà politica
occidentale-israeliana di costruire una vera pace? È lecito dubitarne. L’Autrice