LO SPAZIO POLITICO EUROPEO
di
Franco Astengo
Max Hamlet Sauvage
Trump - 2024
Max Hamlet Sauvage Trump - 2024 |
Preso in
contropiede da quello che con linguaggio giornalisticamente inappropriato
potremmo definire "caso Sala" il governo italiano, nella persona
della sua presidente del consiglio, sta tentando una mossa di accreditamento
presso la nuova Presidenza USA ,non ancora ufficialmente entrata in carica, ma
ben presente sulla scena internazionale anche grazie a una stretta alleanza -
per ora in piedi - tra populismo nazionalista e tecnocrazia: un'alleanza che, per
quanto potrà durare, segnerà comunque un momento di frattura nel quadro delle
relazioni globali. Sicuramente il colloquio di Mar-a-Lago ha traguardato il
quadro d'insieme che si sta presentando a livello globale affrontando il nodo
della posizione (almeno in apparenza) piattamente atlantista assunta
dall'esecutivo italiano rispetto all'invasione russa dell'Ucraina. Un'iniziativa
assunta in solitario fuori dal coinvolgimento europeo probabilmente in funzione
di sventolare un eventuale risultato positivo quale drappo nazionalista. Al di
là dell'esito immediato dell'operazione il punto da valutare riguardo lo
scenario che si sta aprendo: in questo modo, in un momento di forte difficoltà
dell'asse franco- tedesco e in una fase di crisi europea di natura militare,
industriale, energetica. Uno scenario che in una maniera soltanto
apparentemente paradossale, può verificare l'apertura di uno spazio reale per
una iniziativa che consideri l'Europa davvero "spazio politico" su
cui collocare un discorso di democrazia, autonomia, progetto di alternativa nel
segno di una ritrovata capacità di governo delle grandi transizioni della
modernità. A questo fine risulterà determinante l'esito delle elezioni tedesche
prima di tuttoverificando se si sarà riusciti a fermare l'ondata dell'AFD,
analizzando l'esito elettorale dell'SPD e quello della BSW verso la quale non
va concesso credito verso le posizioni di "sinistra conservatrice". Nello
stesso tempo servirebbe una evoluzione del NFP in Francia e l'avvio di una
riflessione in Italia capace di avviare un discorso tra sinistra e forze
democratiche che tenga il quadro della democrazia europea al primo posto. Si
dirà (giustamente): troppi "se" in un quadro complessivo che appare
segnato dal ritardo delle forze politiche e da un eccesso del considerarsi
l'ombelico di sé stessi. Si tratta di valutare se davvero può essere messo al
primo posto lo spazio politico europeo in una espressione di autonomia e di
allineamento non scontato alla logica dei blocchi. Quella "logica dei
blocchi" giocata sul filo di un nuovo equilibrio del terrore e della
ridefinizione di spazi di esclusività nel dominio che sembra rappresentare un
obiettivo delle grandi potenze una volta ridefinito il ruolo degli USA tra
"America first" e "gendarme del mondo" riaprendo la storia
dopo che qualcuno nel dopo '89 ne aveva decretato la chiusura.