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venerdì 21 dicembre 2018

Taccuino
ANDREA PINKETTS È MORTO
di Angelo Gaccione


Andrea G. Pinketts

“Odissea” comunica ai suoi lettori la triste notizia: lo scrittore milanese Andrea G. Pinketts è morto ieri. L’amico e collaboratore Giovanni Filippo Francesco Bonomo che era in contatto continuo con lui, gli aveva parlato proprio ieri. “Gli avevo parlato giusto ieri e mi rispondeva con un filo di voce”. Quello che da tempo temevamo, è accaduto, nonostante continuasse, con la solita incorreggibile ironia, a scherzarci su. Il tumore non ha voluto sentire ragione e così, quello che è stato di sicuro lo scrittore più irriverente, simpatico,  anticonformista, disponibile, eccessivo, che Milano abbia prodotto nell’ultimo cinquantennio, se ne è andato. Nato nel 1961 a Porta Venezia, come il poeta Giovanni Raboni, Pinketts aveva appena 57 anni. Morire ad una età così giovane è un’empietà. Ci rimangono le sue parole, la sua scrittura, le scorribande su Milano che lui ha raccontato in tanti scritti, la sua faccia da attore hollywoodiano, da finto duro, perché in realtà era mite e tenero. 

Pinketts con il suo inseparabile sigaro

Mi sono sempre chiesto perché il cinema non si sia mai servito di una faccia così incredibilmente espressiva e da consumato attore. Forse ce lo potrà chiarire il critico cinematografico e regista Pino Farinotti che gli è stato molto amico. Una delle ultime apparizioni pubbliche di Pinketts era stata proprio in occasione di una presentazione del suo Dizionario dei film, il Farinotti, come è conosciuto dagli appassionati di cinema. Divenuto ora altrettanto noto  come lo era stato il Morandini, il Dizionario cinematografico di un altro amico che ci ha lasciati troppo presto.