ANDREA
PINKETTS È MORTO
di
Angelo Gaccione
Andrea G. Pinketts |
“Odissea” comunica ai suoi lettori la
triste notizia: lo scrittore milanese Andrea G. Pinketts è morto ieri. L’amico
e collaboratore Giovanni Filippo Francesco Bonomo che era in contatto continuo con lui,
gli aveva parlato proprio ieri. “Gli
avevo parlato giusto ieri e mi rispondeva con un filo di voce”. Quello che
da tempo temevamo, è accaduto, nonostante continuasse, con la solita
incorreggibile ironia, a scherzarci su. Il tumore non ha voluto sentire ragione
e così, quello che è stato di sicuro lo scrittore più irriverente,
simpatico, anticonformista, disponibile,
eccessivo, che Milano abbia prodotto nell’ultimo cinquantennio, se ne è andato.
Nato nel 1961 a Porta Venezia, come il poeta Giovanni Raboni, Pinketts aveva
appena 57 anni. Morire ad una età così giovane è un’empietà. Ci rimangono le
sue parole, la sua scrittura, le scorribande su Milano che lui ha raccontato in
tanti scritti, la sua faccia da attore hollywoodiano, da finto duro, perché in
realtà era mite e tenero.
Pinketts con il suo inseparabile sigaro |
Mi sono sempre chiesto perché il cinema non si sia
mai servito di una faccia così incredibilmente espressiva e da consumato
attore. Forse ce lo potrà chiarire il critico cinematografico e regista Pino Farinotti
che gli è stato molto amico. Una delle ultime apparizioni pubbliche di Pinketts
era stata proprio in occasione di una presentazione del suo Dizionario dei film, il Farinotti, come è conosciuto dagli appassionati di cinema. Divenuto ora
altrettanto noto come lo era stato il Morandini, il Dizionario cinematografico
di un altro amico che ci ha lasciati troppo presto.