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venerdì 17 maggio 2019

LA SQUALLIDA “INVENZIONE DELL’ AUSTERITÀ”    
di Luigi Caroli

Federico Fubini
                                                    
C’è un articolo che non ho voluto scrivere sul Corriere guardando i dati sulla mortalità infantile in Grecia. Non l’ho scritto perché in Italia il dibattito è avvelenato tra gli anti-europeisti, pronti a usare qualsiasi materiale come una clava contro l’Europa e ciò che rappresenta” Federico Fubini ha ammesso in un’intervista a TV2000.
La notizia di questo comportamento è stata pubblicata - con grande risalto - su “La Verità” dal direttore Belpietro venerdì 3 maggio, raccontata da Marco Travaglio nel suo fondo sul “il Fatto Quotidiano” del 5 maggio e sul “Giornaletto Di Saul” del 6 maggio dal direttore Paolo D’Arpini. L’austerità predicata dalla Troika e dai numerosi “figli di Troika” tra cui spiccano De Bortoli, tre dei “Quattro amici al bar” che ho pubblicato il 16 febbraio e quasi tutti i Bocconiani. Lo considero il mio pezzo più bello e anche il più difficile.
È la recensione, una completa stroncatura, della “prefazione De Bortoli” del libro Austerità scritto da tre bocconiani. Uno insegna normalmente ad Harvard e ha buone probabilità di esserne cacciato per la sua insistenza sui benefici dell’austerità. Nel mio articolo (ri) troverete, per par condicio, le entusiastiche recensioni ottenute da quattro economisti (o pseudo tali) che lavorano in università straniere. Accomunati da una caratteristica che condividono con Mario Monti, senatore a vita. Per quale merito? Napolitano voleva nominarlo Presidente del Consiglio in sostituzione di Berlusconi. Non hanno scritto un solo libro di economia in tutta la loro carriera.  
Di Fubini vi ho già narrato più volte e, il 6 febbraio 2019, ho pubblicato la sua foto. Attualmente è vicedirettore ad personam del Corriere della Sera.
Presumibilmente, la persona è Luciano Fontana che, avendo altri quattro vice, non si sa cosa faccia nel suo ufficio oltre a qualche risposta ai lettori.
Nell’ultimo bimestre 2017 era intento a scrivere un libro in cui tesseva le lodi dell’amico Silvio Berlusconi, in procinto di salvare - il 4 marzo 2018 - la Patria.
Se avesse infatti raggranellato un 2% in più, Mattarella gli avrebbe dato l’incarico di formare il Governo col comune amico Matteo Renzi. I voti non sarebbero comunque bastati ma il ritrovato (e redento pur con tre processi in corso) “padre della patria” - simpatico e determinato (per dirla alla Fontana) - li avrebbe acquistati all’ingrosso.
Da dove arriva Fubini? Chi ha agevolato la sua carriera?
Ingegnere elettrotecnico, laureato al Politecnico di Milano, è vissuto per dieci anni a Bruxelles dove ha imparato altre due lingue (una biforcuta) e cambiato le numerose lampade della villa di famiglia. Ha diversi parenti ricchi e famosi e, con i cavolini di Bruxelles, ha masticato qualche libro di economia. Ha conservato colà delle amicizie che gli mandano le notizie preferibilmente sfavorevoli agli italiani che non siano i suoi “amici”.
Questi lo hanno spinto nelle pagine economiche prima di “la Repubblica” e poi del Corriere. Qui sta dando il peggio di sé come dimostra l’incipit di questo racconto.

Nota 
L’aumento dei bimbi morti di inedia a causa dell’austerità imposta dalla Troika è stato di 700 unità. In un anno i bimbi morti sono passati da 2600 a 3300.