Paolo Maddalena |
Paolo Maddalena all’ANCI: sospendere
il pareggio di bilancio per salvare i
diritti
All’indomani
dell’incontro tra l’ANCI e il Presidente del Consiglio Conte, la Consulta di
Audit sulle risorse e sul debito della città di Napoli* rende
pubblica la lettera che il Vice Presidente Emerito della Corte costituzionale
Paolo Maddalena ha indirizzato - in qualità di Presidente della Consulta stessa
- al Presidente dell’ANCI Antonio Decaro. La richiesta accorata rivolta ad
Antonio Decaro è quella di promuovere e coordinare un’azione volta a ottenere
la cancellazione della quota di debito illegittimo dei Comuni e la sospensione
immediata dei vincoli finanziari imposti dal Governo centrale agli enti locali,
che a oggi gli impediscono di investire le risorse necessarie per fronteggiare
la crisi.
Sin dalla fase 1 il
Governo ha sospeso i mutui privati. La stessa Unione Europea ha sospeso nei
confronti degli Stati i vincoli posti dal Patto di stabilità e crescita.
È paradossale che il
Governo abbia dimenticato di fare lo stesso per gli enti locali, che sono in
primissima linea nella risposta ai bisogni. Guardando alle funzioni e alla
collocazione costituzionale dei Comuni, non dovrebbero esserci ostacoli, né
giuridici, né logici, affinché dette sospensioni riguardino anche e soprattutto
i Comuni. Tanto più che lo Stato ha il dovere costituzionale di sostenere gli
enti locali, soprattutto i “territori con minore capacità fiscale per
abitante”, con la finalità di promuovere lo “sviluppo economico, la coesione e
la solidarietà sociale, per rimuovere gli squilibri economici e sociali” (art.
119 Cost.). Si tratta dunque di un atto obbligato di solidarietà territoriale,
che il Governo ancora oggi esita ad adottare.
Oggi - afferma il
Presidente Maddalena - c’è bisogno di grande coraggio ad amministrare un Ente
locale. Per questo bisogna richiedere con forza e con lo stesso coraggio:
a) la sospensione del
Patto di stabilità interno e del pareggio di bilancio per i Comuni,
analogamente a quanto fatto dall’UE per gli Stati;
b) l’attuazione
dell’art. 39 del DL 162/2019, con l’accollo allo Stato dei mutui in essere con
Cassa Depositi e Prestiti (CDP), al fine di ridurne drasticamente i tassi di
interesse (ben diversa dalla rinegoziazione offerta oggi da CDP, che si limita
a distribuire il debito su un tempo più lungo, senza abbassare sostanzialmente
i tassi);
c) la rivendicazione
per il biennio 2020-2021 di mutui a tasso zero per gli investimenti dei Comuni;
d) l’annullamento di
tutti i debiti dovuti a derivati, su cui recentemente anche la Cassazione a
Sezioni Unite ha sollevato un campanello d’allarme (sentenza 8770/2020).
La Consulta di Audit
ribadisce perciò la necessità che l’ANCI vada fino in fondo nella richiesta di
flessibilità dei vincoli finanziari che ha già rivolta al Presidente Conte. È
fondamentale ottenere anche la cancellazione del debito illegittimo e
l’abbassamento dei tassi sui mutui di CDP, oggi nettamente al di sopra di ogni
misura di mercato. La Consulta si rivolge a Decaro anche come membro che
integra il Consiglio di Amministrazione di CDP in tema di risparmio postale,
con il compito istituzionale di presidiare in quanto Sindaco l’osservanza della
funzione di servizio pubblico di CDP, prevista dal D.M. Economia 6.10.2004,
art. 10. Con una presa di posizione forte, chiara e trasparente, potrebbe
spingere la Cassa a non porre il proprio utile in conflitto con i bisogni reali
degli abitanti degli enti locali.
La posta in gioco è
data da precisi imperativi politici, sociali e costituzionali, che impongono
l’assoluta priorità dei bisogni e dei diritti sociali. Il mancato accoglimento
delle proposte fatte comporta una drastica riduzione dei servizi sociali con un
incremento del disagio sociale, già messo a dura prova dal virus e dalle sue
conseguenze economiche.
Nota
* L’organo consultivo
popolare che a Napoli ha ispirato la delibera di Giunta del 24 aprile 2020 n.
117 sulla cancellazione dei debiti illegittimi, non contratti nell’interesse
generale dei cittadini e delle cittadine.