In
occasione del centenario della nascita dello scrittore siciliano Leonardo Sciascia, proponiamo il link con l’articolo
che Giorgio Riolo gli aveva dedicato, e pubblicato su “Odissea”
venerdì 17 gennaio 2020.https://libertariam.blogspot.com/2020/01/leonardo-sciascia-di-giorgio-riolo.html Le ragioni di
questa scelta le spiega Riolo stesso in questa nota introduttiva. “Si ripropone
l’articolo tale e quale per ricordare e per rendere ancora una volta omaggio a Leonardo
Sciascia di cui proprio quest’anno ricorre il centenario della nascita. Figura tanto
più amata da chi scrive proprio per la forza e il rigore del pensiero critico e
antisistema, per la ferma concezione della letteratura come disvelamento della
realtà e per il suo profondo spirito antiretorico. Uomo di poche parole, da
persona di “tenace concetto”, (da uno dei protagonisti storici da lui citati in
Morte
dell’inquisitore). Totalmente estraneo a ogni narcisismo, a ogni
opportunismo, a ogni esibizione ecc. All’inizio
di gennaio è andata in onda una puntata-inchiesta di Report. Terribile
quadro del Potere nella storia italiana. Tutto Sciascia, mi veniva di pensare.
Anche perché il terribile quadro che l’inchiesta mostrava aveva un crocevia,
non l'unico, nella Sicilia. Il crocevia e il profondo intreccio di mafia,
Stato, politica, servizi segreti, massoneria, neofascismo, Cia ecc. ecc. Nella
puntata, il lucido Paolo Bolognesi, presidente dell'Associazione dei familiari
delle vittime della strage di Bologna, così si esprimeva "...ma come si fa
a dire "servizi deviati" quando a congiurare erano i vertici dei
servizi segreti e dello Stato?". Il "doppio Stato", o il gramsciano
“sovversivismo delle classi dominanti”, tipici nostri, almeno dall’Unità a
oggi. Ma
non dimentichiamo la continuità nella nostra triste storia. Sempre a proposito
di Sicilia e Sciascia. Strage di Portella della Ginestra 1° maggio 1947 e la
banda Giuliano. La prima "strage di stato" e la strategia della
tensione... La banda infiltrata da un confidente dei Carabinieri e da uno al
servizio dell'ispettore Messana (ex Ovra fascista in Jugoslavia), massimo grado
della polizia in Sicilia. Mentre Giuliano ammazza carabinieri e poliziotti, il
colonnello Luca, capo del Comando repressione banditismo siciliano, lo incontra
(tante testimonianze). Stato-mafia-sovversivismo ecc. Le
trame e l'impostura del potere. Sciascia è questo. E tanto si è fatto in questo
gennaio 2021 e tuttora si fa per ricordarlo, nella stampa, nei media in
generale, nella Rete, ristampando le sue opere. Naturalmente nei media mainstream
poco spazio è dato all’intellettuale autenticamente critico del potere. Ma
questo è compito oggi di chi ne rivendica, pur nella limitatezza delle proprie
capacità, non dico l’eredità, ma semplicemente l’essere stati influenzati da
lui e pertanto offrendoci strumenti e parole per decifrare, e denunciare, la
realtà, nostra e del mondo”. Giorgio
Riolo