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giovedì 7 settembre 2023

LA POESIA
di Giuseppe Natale



 

Mentre viaggio alle radici del mio tempo
 
Mentre viaggio alle radici del mio tempo
mi giungono da lontano
echi che risuonano
di bombardamenti e di truppe anglo-americane
che dallo ionico mare sbarcano
in terra di Calabria di Puglia e di Lucania
alle calcagna delle nazifasciste belve
pronte alle stragi:
la prima nella città dei Sassi
che tenta civile resistenza.
 
Echi di racconti remoti,
voci di popolo contadino
prima incerte e flebili
poi sempre più forti e rabbiose
e corali e imperiose
che urlano basta guerra!
Che rivendicano Pane e Terra!
Lavoro Giustizia e Libertà!...
 
Echi dal buio dell’unica stanza
nella paura che l’abitava
in una notte di coprifuoco
del dicembre millenovecento quarantanove
nell’angosciosa attesa e nervosa
 
- Arrivano! Arrivano!... -
Nel rumore ferrato degli scarponi
dei poliziotti di Scelba
sulle deserte strade e annichilite
del paese lasciato solo, e atterrito.
 
E sul selciato colpito a morte
il bracciante Giuseppe Novello.