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martedì 16 settembre 2025

INTELLIGENZA ARTIFICIALE
di Romano Rinaldi


 
Scrittura e Propaganda
Caro Angelo,
Grazie della tua riflessione sulla scrittura automatica dei libri da parte dell’intelligenza artificiale (1) che sono convinto susciterà ulteriori riflessioni da parte dei lettori e scrittori di ‘Odissea’, così come è capitato a me.
La mia risposta alla tua ultima affermazione (ironica) è evidentemente No! Non è affatto un’invenzione meravigliosa anzi, prelude a un mondo in cui i cervelli umani pensanti diventano del tutto inutili. Beninteso, in certi ambiti come già rimarcavo, non senza ironia, sul medesimo argomento un paio di anni fa (2, 3), la IA potrebbe rappresentare un vero toccasana. A guardar bene, nel mondo politico e del potere le carenze intellettuali, a volte fin troppo evidenti alle persone di intelligenza media, contrariamente a quanto descrivi riguardo la letteratura per l’infanzia, non vengono affatto compensate dagli strumenti della IA e questi individui si ostinano a imperversare con le loro idee balzane e senza senso, non essendo neppure in grado di usufruire delle possibilità offerte dall’intelligenza artificiale. Ad onor del vero, taluni tuttavia sopperiscono con una sorta di furbizia innata che li porta, lungi dall’assumere posizioni che potrebbe loro suggerire la logica matematica che sottende lo strumento informatico, a formulare pensieri e parole che non passerebbero il vaglio di qualunque primitivo strumento di “fact checking”. Però hanno un notevole ascendente sulle deboli menti (ahimè la maggioranza) sulle quali hanno presa perché fanno semplicemente risuonare la reazione pavloviana dell’avversario politico vissuto come nemico da abbattere, senza tanti giri di parole. Siamo alla politica delle curve dello statio, altroché dibattito e dialettica parlamentare!
Prendi ad esempio il commento apparso su tutti i “social” italiani ad opera della nostra Presidente del Consiglio in merito all’immagine demenziale diffusa da qualche imbecille sull’uccisione del portavoce MAGA dei giovani Americani che lo ritrae a testa in giù con la scritta “-1”.
L’evento in sé (la sparatoria) suscita, comprensibilmente, reazioni e commenti da parte di tutte le persone pensanti. Nella fattispecie di quella immagine però, c’è dietro un pensiero che parte da un estremismo molto simile, a parole, a quello che ha portato a premere quel grilletto. Gli estremi, purtroppo, hanno sempre spunti comuni.
Tuttavia, a proposito di quel commento piuttosto velenoso (Questi sono i sedicenti antifascisti. Questo è il clima, ormai, anche in Italia…. Non ci facciamo intimidire.), viene in mente il Vangelo; un ricordo ormai sbiadito nella memoria degli italiani ché un tempo erano tutti (tranne rare eccezioni) chiamati a frequentare il catechismo. Personalmente mi ricordo ancora la parabola del seminatore di zizzania. Ma volendo, c'è anche il detto popolare che non ha neppure bisogno di scomodare la religione... “Chi semina vento raccoglie tempesta”.
 
(1) - https://libertariam.blogspot.com/2025/09/intelligenza-artificiale-e-libri-di.html?m=1 
(2) - https://libertariam.blogspot.com/2023/10/la-parola-di-romano-rinaldi-decadenza-o.html 
(3) - https://libertariam.blogspot.com/2023/12/i.html