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domenica 26 ottobre 2025

ARTE
di Alberto Figliolia
 
Pellizza da Volpedo

La Pinacoteca Divisionismo di Tortona
 
Fra le magnifiche colline tortonesi, nella città chiamata in latino Derthona - strategica e preziosa cerniera fra Lombardia e Piemonte, non distante dalle propaggini degli Appennini liguri - si trova uno splendido museo ricco di incantevoli opere, una collezione storica da lustrarsi gli occhi. Parliamo della Pinacoteca Divisionismo Tortona, visitabile peraltro gratuitamente, un polo culturale di eccezionale valore, con un allestimento magistrale per un itinerario di estrema suggestione per i visitatori.


La sede del Museo

Dal Fallimento (1902-1903, olio su tavola) di Giacomo Balla - uno dei più geniali artisti della nostra arte - a Il reddito del pastore (1883-1889, olio su tela) dell'immenso Giovanni Segantini; da Piazza Caricamento a Genova (1891, olio su tela) di Plinio Nomellini a Il Ponte (1904, olio su tela attualmente in prestito alla mostra in corso alla GAM di Milano)del grandissimo e sventurato (morte precoce per suicidio) Pellizza da Volpedo; da Ona staderada-Venditrice di frutta (1890-1891, olio su tela) di Emilio Longoni a Mi ricordo quand'ero fanciulla (1903, olio su tela di Angelo Morbelli e al Pascolo (1904-1905, olio su tela) di Carlo Fornara. E, ancora, tele di Angelo Barabino, Giuseppe Cominetti, Adriano Baracchini Caputi (uno struggente Crepuscolo). Giovanni Sottocornola, Gino Severini, Gaetano Previati (un delicatissimo  d'amorosi sensi Penombre e la quiete drammatica dell'Adorazione dei Magi), Umberto Boccioni, Luigi Conconi, Piero Focardi, Carlo Erba, Sexto Canegallo (la ridente e dinamica Ragazza con il cappello), Domenico Guerello (la magica sospensione e fissità de La lunga attesa), lo scultore Medardo Rosso (il tormentoso eloquio muto della Portinaia-Concierge) e infiniti altri... Non un mero e sterile elenco, ma una sfilata di capolavori o di lavori, in ogni caso, superbi, spesso sublimi, una carrellata che appaga sensi e sentimenti.


Boccioni. La signora Maffi

Nello scorso giugno, inoltre, la Pinacoteca ha presentato l’acquisizione dall’Istituto Mario Negri, nell’ambito di una virtuosa sinergia fra enti e fondazioni, di un altro pezzo d’immane valore e bellezza, vale a dire La signora Maffi. Una maestra di scena di Umberto Boccioni, “opera chiave della fase divisionista di Umberto Boccioni, realizzata nel 1909. Il dipinto, emblema del passaggio dell’artista dal divisionismo alle prime tensioni espressioniste e futuriste, entra a far parte della collezione permanente del museo, confermando la centralità della Pinacoteca nel panorama dell’arte italiana tra Otto e Novecento. Già esposto nel 1910 alla storica mostra personale di Boccioni a Ca’ Pesaro a Venezia, La signora Maffi. Una maestra di scena rappresenta una tappa cruciale nella ricerca boccioniana e la protagonista dell’opera emerge come una presenza imponente, costruita attraverso la luce e il colore in una composizione ravvicinata e incisiva. [...] Il ritratto di Adalgisa Maffi colpisce per la sua potente resa plastica e luministica, frutto di una tecnica divisionista personalissima. La figura imponente emerge da un interno appena accennato, costruito attraverso la luce e il colore”.
Un’opera dalla lunga storia contrassegnata da vari (anche avventurosi) passaggi di proprietà, che ha trovato ora la sua giusta collocazione.
Non l’unica recente acquisizione tuttavia, poiché nella collezione della Pinacoteca è confluito anche Il cammino dei Lavoratori (1898-1899) di Giuseppe Pellizza da Volpedo, studio preparatorio del celeberrimo epocale Il Quarto Stato. “Quest'opera restituisce la tensione sociale ed esistenziale del tempo attraverso un sapiente uso del colore e una composizione teatrale in cui gesti e sguardi si intrecciano in un flusso inarrestabile di figure compatte. L’ocra che pervade la scena accresce il senso di unità del gruppo, che marcia determinato verso una luce simbolo di speranza. Sebbene si tratti di uno studio, la potenza espressiva e la straordinaria resa pittorica lo rendono un'opera autonoma, capace di restituire con immediatezza la visione simbolica di Pellizza”.



La Pinacoteca, sita nel centro di Tortona, ospita ben 145 opere, distribuite in 750 mq, dei più importanti maestri divisionisti - prodromici alle avanguardie, ma essi stessi già tali - per un affascinante viaggio in una stagione colma di fermenti e idee, feconda e con effetti sprovincializzanti sulla cultura italiana, dal grande spirito e afflato, fra sperimentazione e lirismo, attenzione al sociale e vocazione simbolista (e il paesaggio come una categoria dell’anima).
Ricordiamo che “Il divisionismo nasce dall’applicazione della teoria della luce e del colore alla pittura: accostando colori puri sulla tela, gli artisti riescono a ottenere effetti di luminosità mai visti prima. La tecnica evolve in diverse declinazioni, dalle pennellate filamentose di Segantini alle stesure puntiformi di Pellizza, fino alle variazioni più simboliste di Previati”.
Come detto, i temi sociali hanno ampia rilevanza, comparendo in scene della quotidianità soggetti deboli quali contadini, operai, disoccupati, che reclamano il proprio posto nel mondo e la cui presenza non può più essere ignorata “ospizi, fabbriche e strade urbane traducono un impegno etico e politico che caratterizza la fine dell’Ottocento”.


Previati. Salita al Calvario

Il realismo convive con le geografie visionarie, paesaggi mistici e allegorici, lo studio scientifico di luce e colore con un'ispirazione mai scevra di poeticità. E tutto ciò viene restituito dalla visita alla Pinacoteca e metabolizzato in un'immersione, quanto mai appagante, fra il bello e l’utile.
Dulcis in fundo, “la Pinacoteca presenterà al pubblico per il periodo 13 settembre 2025-15 febbraio 2026 un focus su un nucleo di opere di Pellizza solitamente non inserite nel percorso espositivo dal titolo Il giovane Pellizza. Accademie, maestri e prime esperienze: 1883-1890, permettendo così al pubblico di seguire da vicino i primi passi dell’artista, le sue sperimentazioni e le influenze dei suoi maestri assorbite nel corso della sua formazione. 


Pellizza
Ritratto della sig.ra Sofia

Con le 28 opere di Pellizza la Pinacoteca Divisionismo Tortona detiene il più ampio nucleo di lavori dell'artista presente in una singola collezione. Tra i dipinti eccezionalmente esposti e che affiancano capolavori come Il cammino dei Lavoratori (1898-1899), diretto antecedente de Il Quarto Stato, ci sono Ritratto dei Genitori del 1885, Autoritratto del 1885-86, Testa di bambina del 1887, le tavolette Bozzettino, Sera, Impressione di paese (realizzate tra il 1888 e il 1892), Ragazzo che tira una corda del 1889, Scogliera a Sturla del 1890. Completano l'esposizione opere di Cesare Tallone e Pio Sanquirico, entrambi maestri di Pellizza”.
Un omaggio al geniale autore, enfant du pays e, al tempo stesso, universale per portata, soluzioni, esiti ed empatia.
Si consiglia di abbinare alla visita della Pinacoteca quella a Volpedo, borgo di straordinaria bellezza, e allo studio-atelier di Pellizza nel quale sarà impossibile non coglierne lo spirito e non commuoversi all’idea di tanto ardore creativo e passione e alla parabola umana.


 
 
Pinacoteca Divisionismo Tortona, Palazzetto medievale, Corso Leoniero, 6 (ingresso dal cortile interno) Tortona (AL).
Info: tel. 0131.822965;
e-mail pinacotecadivisionismo@gmail.com;
sito Internet e social  www.ildivisionismo.it, https://www.instagram.com/museodeldivisionismo, https://www.facebook.com/museodeldivisionismo, https://www.youtube.com/channel/UCAfr8Wifq8gKMsWXtttP9dQ.


Pellizza
La sacra famiglia
 
 
Opere di Pellizza della Pinacoteca Divisionismo Tortona       
La donna dell’emigrato, 1888, Olio su tela
Una brocca, 1888-1890, Olio su cartone
Testa di vecchio, 1890, Olio di tela
Sacra Famiglia,1892, Olio su tela
Idillio. L'albero della vita, 1896, Olio su tela applicata su tavola
Il ritorno dei naufraghi al paese, 1894, Carboncino e matita su tela
Ritratto della signora Sofia Abbiati Cocco, 1895, Olio su tela
Paesaggio presso Volpedo, 1897, Olio su tela
Mattino di maggio, 1903, Olio su tela applicata su tavola
Testa di donna, 1886-1887, Olio su tela
Paesaggio, 1905-1906, Carboncino su carta applicata su tela
Il ponte, 1904-1906, Olio su tela
Studio di figure per “Idillio campestre”, 1896, Matita e carboncino su carta
Ritratto d'un campagnuolo proprietario. Ritratto del signor Battegazzore, 1893, Olio su tela
Ritratto di campagnoli. Ritratto della signora Battegazzore,1894, Olio su tela
Vallon à Volpedo. Valletta a Volpedo, 1904-1905, Olio su tela
Il cammino dei Lavoratori, 1898-1899, Olio su tela
Il sole (studio), 1903-1904, Olio su tela
Ritratto di Giovanni Cantù, 1895, Olio su tela
*Ritratto dei genitori, 1885, Olio su tela
*Autoritratto, 1885-1886, Olio su cartoncino
*Testa di Bambina, 1887, Olio su tela
*Impressione di paese, 1888, Olio su cartone
*Sera, 1889, Olio su tavola
*Ragazzo che tira una corda, 1889, Carboncino e matita su carta
*Scogliera a Sturla, 1890, Olio su tavola
*Bozzettino, 1891-1892, Olio su tavoletta
*Il mio sindaco, 1903, Olio su tela
*Dipinti della Pinacoteca esposti in occasione del focus dedicato a Pellizza e normalmente custoditi in deposito.