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venerdì 14 novembre 2025

SUL LIBRO DELLA DI FELICE
di Francesca Mezzadri
 

Leggere questa recensione di Massimo Del Pizzo apparsa ieri su “Odissea” https://libertariam.blogspot.com/2025/11/scaffali-di-massimo-del-pizzo-il-senso.html, mi ha riportato immediatamente alle sensazioni che ho provato quando, per ‘Satisfiction’, mi sono immerso anch’io ne Il giallo del Semaforo di Valeria Di Felice. Ritrovo qui, con piacere, quella stessa percezione di sospensione e di scarto che mi aveva colpito: la capacità dell’autrice di prendere l’ordinario e di decentrarlo, di collocarlo in un altrove che non è evasione, ma intensificazione del reale. Mi ritrovo soprattutto nell’idea - così ben messa a fuoco - che la poesia di Di Felice non offra appigli consolatori. Anche nella mia lettura era emersa questa postura radicale: una poesia che non “traduce” il mondo, ma lo disturba, lo incrina, lo apre a un’interrogazione che non vuole chiudersi. Ritrovo con particolare nitidezza la potenza della sua oggettistica “stravolta”: quegli oggetti minimi, quasi sempre laterali nella vita quotidiana, che nelle sue mani diventano rivelatori di uno smarrimento lucido, di un’attenzione che non concede semplificazioni. Mi ha colpito anche il riferimento a Baudelaire e alla sua scandalosa fratellanza: è vero, in queste poesie la relazione tra chi scrive e chi legge è sorprendentemente diretta, quasi brutale, come se la voce poetica ci spingesse in avanti, dentro quella soglia gialla dove nulla è ancora definito. Anch’io, nel mio commento, avevo insistito su questa idea del giallo come stato dell’essere, come luogo intermedio in cui la visione si affila. È una recensione che mi trova in sintonia profonda: mette in rilievo la vibrazione verticale, inquieta, del libro senza addomesticarne le asperità. E mi conferma una volta di più quanto questo volume, sotto il suo apparente minimalismo iconico, custodisca un modo di guardare la realtà che non si lascia ridurre né pacificare. Un bel contributo al dialogo intorno a un’opera che merita davvero attenzione.