LETTERE DAL SUD
di
Anna Rutigliano

Bruno aveva un'anima che valeva più
di molti bipedi

di molti bipedi
In memoria di Bruno e di tutti gli Amici-eroi a
quattro zampe.
L’ilemorfismo aristotelico, esplicitato nel Libro II del De Anima, pone in evidenza la capacità sensitiva degli animali in quanto in grado di percepire situazioni di ben-essere e/o mal-essere mediante gli organi di senso, peculiarità, questa, ampiamente discussa in svariati ambiti sino a quello giuridico europeo, il cui punto di svolta fondamentale è stato raggiunto dal Trattato di Lisbona del 2007. L’art.13 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (TFUE), afferma che gli animali sono “esseri senzienti”, capaci di sentire dolore e piacere. La Legislazione Europea in materia di benessere degli animali, inoltre, impone ai detentori e proprietari di animali, nonché alle autorità competenti, di rispettare gli obblighi di benessere degli animali al fine di garantire loro un trattamento umano e di evitare di cagionare loro dolore e sofferenze inutili. Totale indignazione per la disumanità di chi ha voluto che Bruno, il cane-eroe bloodhound, fosse ucciso, nel centro addestramento di Taranto, inferendogli una atroce agonia con bocconi ripieni di chiodi. Bruno, l’amico a quattro zampe, che aveva salvato tante vite umane di grandi e piccini, smascherando l’altrettanto gesto inaccettabile di chi impiega i cani nei combattimenti per il vile denaro. Il Primo luglio 2025 è entrata in vigore, in Italia, la legge n.82 del 06 Giugno 2025, nota come Legge Brambilla, composta da 15 articoli e che amplia e inasprisce le pene in materia di reati contro gli animali. Essa, infatti, rappresenta una riforma cruciale storica che modifica la rubrica del Titolo IX-bis del Libro II del codice penale (Dei delitti contro il sentimento per gli animali), specificando che oggetto di tutela penale sono direttamente gli animali e non più dunque l’uomo, colpito nei propri sentimenti. Da poco più di un anno, in qualità di volontaria per l’Associazione Amore a Quattro zampe, di pertinenza non solo della città di Corato, in cui risiedo, ma estesa su tutto il territorio italiano, incrocio lo sguardo di anime innocenti che in fondo aspettano noi amici bipedi sapiens, per ricevere coccole, cibo e acqua per affrontare i rigidi inverni e le torride estati, o per ricevere terapie, quando necessario, nella speranza che possano essere adottati amorevolmente in famiglia, una volta portati in salvo dai volontari e accuditi temporaneamente al rifugio. Sono fermamente convinta che l’anima delicata di questi angeli a quattro zampe non varrà mai qualunque sanzione pecuniaria e penale si possa applicare, così come credo che Bruno, se si fosse miracolosamente salvato, avrebbe continuato a scodinzolare per l’artefice della sua ingiusta morte, essere non dotato di anima intellettuale, nel senso che ne dà Aristotele. E riprendendo le parole di Angelo Gaccione, dal capitolo “Pietà per gli animali” dal recente volume Contrappunti (Arca Edizioni): “Giudicate se è più feroce l’istinto degli animali o la fredda ragione degli uomini”.