IL
GOVERNO HA VIOLATO LA COSTITUZIONE
di Luigi Mazzella

Il Governo se la ride
Mettono a rischio la Nazione, la riempiono di debiti di guerra, ma fanno finta di niente.
Facciamo
un po’ di ordine, mettendo da parte l’emotività e ricorrendo solo al
raziocinio. Quando scoppia una guerra tra due Paesi al rumore assordante degli
spari e delle bombe si sovrappone il suono delle fanfare propagandistiche:
ognuna delle parti in causa rivendica di stare dalla parte della vittima e
accusa il nemico di aggressione. È sempre stato così, “da quando il mondo è
mondo” e solo gli acefali possono negarlo. Così è stato anche per il conflitto
russo ucraino. Putin ha accusato Zelensky di non avere dato applicazione a ben
due trattati (Minsk 1 e 2) stipulati per la protezione delle minoranze
russofone e filo russe, sottoposte, per giunta, a massacro dai battaglioni
neonazisti Azov al servizio della nuova Ucraina: Zelensky ha negato alla Russia
il diritto di intervenire nei suoi territori a protezione delle
minoranze delle zone di confine e ha parlato di aggressione. Naturalmente,
nei Paesi terzi, la gente si è divisa su basi di palese emotività. Solo
gli uomini saggi e i Paesi governati bene si sono astenuti da gesti inconsulti
e parole a vanvera. Non così, purtroppo, gli Stati Uniti d’America
governati da Joe Biden né i Paesi aderenti alla NATO che sono entrati in guerra
contro la Russia e a favore dell’Ucraina violando clamorosamente l’articolo 5
del trattato che prevede solo gli interventi armati a difesa di un Paese NATO e
non di altri.
Comunque,
non è di ciò che intendo parlare oggi. L’ho già fatto più volte.
Qui
voglio ribadire la validità di un brocardo romano: cuius commoda eius
incommoda (ovvero: ubi commoda, ibi incommoda). Chi governa un
Paese, se sbaglia clamorosamente, se dissangua i contribuenti con costosi invii
di armi e di congegni di alta tecnologia a uno dei belligeranti, se espone
la popolazione al rischio, tutt’altro che ipotetico, di soccombere anche
fisicamente per la ritorsione del Paese attaccato con il lancio (previsto dalle
leggi di guerra) di missili e bombe non può scrollare le spalle e dire: ho
sbagliato ma continuo a governare! Deve
spiegare perché ha violato apertamente una norma fondamentale della nostra
Costituzione che sancisce il ripudio della guerra, non essendo valido il
richiamo “giustificativo” alle norme NATO che sono state altrettanto
clamorosamente violate.
Solo che
“le leggi son ma chi pon mano ad elle” se anche l’opposizione è
altrettanto ignorante o colpevole drammaticamente di palese correità, se ha
fatto una cosa addirittura più grave, votando per un riarmo assurdo
contrario agli interessi del Paese già in “brache di tela” (riarmo rifiutato
da Sanchez per la Spagna) e favorevole soltanto all’industria delle armi
americana e alla conversione dell’industria automobilistica tedesca.
È vero
che nella nostra terra caecorum mancano anche i monoculi, ma
il silenzio su un fatto così rilevante da parte di politici e giornalisti (che
intendano rifiutare di essere considerati politicanti e pennivendoli), per
invocare una discussione sul punto senza veli o ipocrisie di Stato, è di
una gravità colossale! E invece, la stampa quasi al completo, la televisione di Stato, le
reti di Mediaset e di altri ci intrattengono su diversivi lontani dagli
argomenti seri. Perché? È troppo attendersi qualche risposta?
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