DESTRA E
SINISTRAdi Vincenzo Rizzuto
Diciamolo chiaramente, in
Italia non c’è una Destra liberale, democratica, custode gelosa e orgogliosa
dei principi fondanti della Costituzione repubblicana, sulla quale è nata e si
è strutturata solo in parte la società e la civiltà antifascista nel secondo
dopoguerra. La Destra, che si è sedimentata a partire dal 1948 con il risultato
del Referendum a favore del nuovo assetto repubblicano, non ha mai smesso di
considerare il nuovo Stato di diritto una sconfitta, una perdita illegittima di
privilegi ritenuti inalienabili non solo da parte dei grandi burocrati, ma
anche da una fitta rete di ceto medio, di industriali e di grandi proprietari
terrieri, che nella destra fascista avevano trovato il proprio ideale e il
proprio tornaconto. Tutti questi ‘signori’, che anche nella Chiesa cattolica
avevano trovato in parte ascolto, protezione e giustificazione, nonostante i La
Pira, i Don Milani e tutti i numerosi religiosi che si erano generosamente
spesi nella lotta partigiana, non hanno mai smesso di remare contro lo Stato
democratico, alla luce del sole ma anche in modo sotterraneo, attraverso azioni
eversive che hanno insanguinato per decenni la nostra storia del Novecento.Premesso tutto questo, è
inutile cercare di edulcorare quello che è avvenuto con la nascita del nuovo
Governo di destra, come purtroppo hanno fatto incautamente Letta e Bonaccini
spezzando lance a favore della Meloni, affrancata, secondo loro, dal solito
vizio del lupo che avrebbe perso non solo il pelo; allora onore ai Larussa, che
apertamente si dichiarano per quello che sono e alzano il gomito in omaggio al
Duce senza vergognarsene.Da qui l’amara
constatazione che, dopo oltre settant’anni di esperienza della solita Destra
forcaiola, irriducibilmente impenitente, abbiamo una Sinistra ancora sorda,
incapace di rendersi conto dei propri limiti per essere divenuta fortemente
autoreferenziale, staccata da ogni fattivo rapporto con gli strati più
bisognosi della nazione: intere regioni del sud lasciate senza servizi
essenziali, come asili nido, scuole materne, ospedali, mezzi di trasporto,
lavoro; queste carenze hanno determinato
nel tempo pericolose sacche di delinquenza al servizio delle varie mafie e di
quella stessa Destra, che nei decenni è cresciuta a dismisura sotto gli occhi,
appunto, di una Sinistra inebetita, non adeguata a intercettare i bisogni
primari dei più deboli e del mondo del lavoro, dove sfruttamento e non rispetto
della dignità umana vengono lasciati senza alcuna attenzione. Ma che cosa dovrà
mai ancora succedere in Italia perché la Sinistra lasci ‘le molli piume’ e si
muova nelle piazze pacificamente, facendo sentire possente il grido di diniego
ai vari Ministri di un Governo incapace di rappresentare gli interessi di
milioni di emarginati, ministri già ringalluzziti da quel poco di potere che
gestiscono, e che si permettono il lusso addirittura di dare addosso a chi fa
il proprio dovere, come la Preside di Firenze, colpevole, secondo la logica
perversa post-fascista, di difendere la democrazia e la libertà dei propri
allievi e della scuola, fatti oggetto di aggressione con pestaggi da parte di invasati
mazzieri di inveterato stampo della Destra di sempre. Se tutto questo si
configura come un vero e proprio attacco sovversivo alle basi della democrazia,
è necessario e urgente pretendere che questi stessi personaggi si dimettano dalle
loro cariche prima che facciano danni più seri e irreversibili.
Da qui l’amara
constatazione che, dopo oltre settant’anni di esperienza della solita Destra
forcaiola, irriducibilmente impenitente, abbiamo una Sinistra ancora sorda,
incapace di rendersi conto dei propri limiti per essere divenuta fortemente
autoreferenziale, staccata da ogni fattivo rapporto con gli strati più
bisognosi della nazione: intere regioni del sud lasciate senza servizi
essenziali, come asili nido, scuole materne, ospedali, mezzi di trasporto,
lavoro; queste carenze hanno determinato
nel tempo pericolose sacche di delinquenza al servizio delle varie mafie e di
quella stessa Destra, che nei decenni è cresciuta a dismisura sotto gli occhi,
appunto, di una Sinistra inebetita, non adeguata a intercettare i bisogni
primari dei più deboli e del mondo del lavoro, dove sfruttamento e non rispetto
della dignità umana vengono lasciati senza alcuna attenzione. Ma che cosa dovrà
mai ancora succedere in Italia perché la Sinistra lasci ‘le molli piume’ e si
muova nelle piazze pacificamente, facendo sentire possente il grido di diniego
ai vari Ministri di un Governo incapace di rappresentare gli interessi di
milioni di emarginati, ministri già ringalluzziti da quel poco di potere che
gestiscono, e che si permettono il lusso addirittura di dare addosso a chi fa
il proprio dovere, come la Preside di Firenze, colpevole, secondo la logica
perversa post-fascista, di difendere la democrazia e la libertà dei propri
allievi e della scuola, fatti oggetto di aggressione con pestaggi da parte di invasati
mazzieri di inveterato stampo della Destra di sempre. Se tutto questo si
configura come un vero e proprio attacco sovversivo alle basi della democrazia,
è necessario e urgente pretendere che questi stessi personaggi si dimettano dalle
loro cariche prima che facciano danni più seri e irreversibili.