LA FIOCCHI SI MACCHIA DI SANGUE
Le armi fabbricate da Fiocchi usate per il
massacro dei Palestinesi.
Lecco, 5 maggio 2024 –Questa
mattina alle ore 11.00 due persone aderenti alle campagne di PalestinaLibera e UltimaGenerazione,
hanno macchiato di rosso l'azienda Fiocchi Munizioni. L'emblema
dell'azienda è stato coperta di rosso. I due attivisti hanno poi esposto uno
striscione con scritto Palestina Libera e hanno
acceso dei fumogeni all'ingresso dello stabile. La protesta mira ad esporre
l'azienda che ha continuato a produrre e fabbricare materiale bellico per i
militari israeliani ignorando il genocidio in corso in Palestina. La
campagna Palestina Libera chiede al governo di rispettare
l'articolo 11 della costituzione italiana, che ripudia la guerra, fermando
l'invio di armamenti ad Israele.
"Noi qui oggi prendiamo totale responsabilità delle conseguenze
legali del nostro atto di protesta. E chiediamo che il nostro governo prenda le
proprie responsabilità come complice di un genocidio, e per aver violato la
nostra costituzione", ha dichiarato Luca
Dal 7 ottobre ad oggi oltre 15 mila
bambini sono stati sterminati ma l'invio di armi e armamenti Made in Italy non
è mai cessato. Secondo l’Istat la prima provincia italiana per invio di
armamenti ad Israele nell'ultimo trimestre
del 2023, in pieno genocidio, è Lecco, dove ha sede la fabbrica Fiocchi munizioni,
con 1.011.510 euro. Ad oggi, oltre 35 mila civili sono già stati uccisi. La
corte internazionale di giustizia sta indagando il governo Israeliano con
l'accusa di genocidio. In tutto questo, compagnie italiane come la Leonardo e
la Fiocchi non hanno mai cessato di inviare munizioni,
armi e armamenti militari a Israele. In totale violazione dell'articolo 11
della costituzione italiana, anziché ripudiare la guerra il nostro governo non
solo la sta finanziando ma ha visto i propri profitti sull'invio di armamenti
aumentare anche grazie ai rapporti con il governo Israeliano. Secondo la legge
185 del 1990 l'export di armi è tenuto ad una trasparenza che non abbiamo visto
nel corso dei mesi scorsi, nel pieno di un genocidio. Il Senato ha approvato in
aula il 21 febbraio 2024 un disegno di legge di iniziativa governativa che
cancella i meccanismi di trasparenza e controllo parlamentare sul commercio e
le esportazioni di armi e sulle banche che finanziano tali operazioni. La trasparenza sull'export di armi
italiane è a rischio. Neanche due settimane fa a Khan Yunis, nel Nasser Medical Complex, l’ospedale più grande a essere
rimasto aperto nella Striscia di Gaza, sono state trovate fosse comuni con più
di 400 corpi, molti di questi avevano segni di tortura ed erano stati
giustiziati. Molte erano donne e bambine. I proiettili che sono stati usati in quelle esecuzioni,
potrebbero essere stati prodotti qui, alla Fiocchi Munizioni. La
legge che disciplina l’importazione, l’esportazione, il commercio e il transito
di armi e munizioni in cui è coinvolta l’Italia è la legge 185 del 1990, e
questa dice che è sempre il governo italiano ad autorizzare ogni contratto di
compravendita nel settore. Ogni arma e proiettile usato a Gaza dall'esercito Israeliano sui civili è
stato quindi autorizzato dal nostro governo.
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