BERLUSCONI È FINITO?
NON IL BERLUSCONISMO
di Morando
Morandini
L’avete letta,
vero? L’ultima -una delle ultime dichiarazioni- di Silvio Berlusconi: “Mangano
è un eroe perché non si è fatto incastrare dai giudici. In Italia è in atto un
colpo di stato. Reagiremo al golpe. Basta con le tasse. Tribunali, giornalisti
sono in mano di comunisti. Difendiamo la libertà minacciata”. Dopo aver
pubblicato un saggio documentato frase per frase, su Berlusconi e il
berlusconismo, (Litania per il signor B.
-Piccola Biblioteca di Odissea- 2011), continuai per qualche tempo a
raccogliere articoli di giornali e riviste. Ho smesso. Era inutile e non avevo
più spazio nel mio appartamento ricolmo di libri. Ormai vado in giro per Milano
soltanto sui mezzi pubblici. Con le orecchie aperte: ascolto la gente, piccoli
borghesi o popolani. Vivo in un Paese dove, da un secolo almeno, circola il
motto: “Franza o Spagna purché se magna”. Circola un altro motto romano, ancor
più cinico: “Li veri amici so lì sordi” (nulla a che fare con Alberto Sordi,
romano pure lui). Terza citazione: “Un vecchio sport nazionale è il saltare o
arrampicarsi sul carro del vincitore”. Sui vizi (tanti) e le virtù (poche)
della borghesia italiana di cui faccio parte, potrei scrivere un libro.
Obiezione: “Ma tu che sei di sinistra, parlamene un po’…”.
Risposta: “La sinistra italiana? Hai mai sentito parlare
di conflitto d’interessi? Che cosa ha fatto per combatterlo? Quasi niente e, comunque
sempre perdente, prima e dopo il sedicente ventennio berlusconiano. Il nostro è
l’unico dei grandi paesi dell’Occidente dove manca una legislazione generale
sulle concentrazioni e i cartelli a tutela della libertà di concorrenza.
Seconda obiezione: “Ma avrà pur delle doti questo
Berlusconi!”.
Risposta: “Non poche. Altrimenti non sarebbe durato più
di Mussolini. (Senza una guerra, fortunatamente). Ma già ci provvedono la
maggioranza dei giornali e dei giornalisti italiani.
Sei mai stato all’estero per qualche mese? Sapresti come
giudicano l’Italia del Duemila”.
Morando Morandini