MATITE IRONICHE CONTRO I FANATICI
di Maria Dilucia
WOW Spazio Fumetto
dedica una mostra e un incontro a Charlie Hebdo, alla satira e alla libertà
d’espressione a partire dal 7 febbraio fino al 15 marzo 2015.
Vignetta di Sandro Dossi |
Quando Luigi
Bona, direttore di WOW Spazio Fumetto, viale Campania12 Milano, ha proposto,
con una presentazione impeccabile e piena di contenuti incontestabili, la
mostra in ricordo di Charlie Hebdo e gli altri giornalisti uccisi, nella
redazione parigina il 7 gennaio, alla Commissione Cultura del Consiglio di Zona
4, come ricorda bene la Presidente Rossella Traversa, la proposta è stata
accettata da tutte le parti politiche, solo qualche piccolo brontolio. Certo
l’importanza di Luigi Bona come figura ha impedito ai presenti di metterci
limiti e le remore sono state nascoste fino all’incontro decisivo in Consiglio
di Zona in cui alcune parti politiche hanno chiesto di poter vedere le vignette
per decidere quale esporre e quale no! Ovviamente non volevano correre il
rischio di offendere qualcuno, magari il Papa o qualche altro papabile, la
risposta a questa richiesta è stato un silenzio molto significativo. Una mostra
sulla satira ove le vignette devono essere supervisionate è già di per sé un
aborto della satira. Ma cosa è la satira?
Sicuramente la satira non può essere usata dai potenti
verso i deboli! Sicuramente la satira deve essere usata dai deboli verso i
potenti!
Ecco quello che sabato mi hanno insegnato le parole e le
vignette degli autori: Giorgio Salati, Andrea Di Carpegna, Don Alemanno,
Vincenzo Jannuzzi, che sono intervenuti sul palco dopo la presentazione del
direttore Luigi Bona, che a sua volta mi ha insegnato che in Francia la satira
è più libera che da noi, perbacco siamo o non siamo il paese del Papa? Sì, lo
siamo! Ancora mi ha insegnato che in Italia più che la censura è l’autocensura
a limitarci! Dunque volendo potremmo osare di più! E ancora mi ha insegnato che
ciò che leggiamo non è quello che l’autore ha scritto ma quello che rimane dopo
essere passato dal censore! Interessante, molto interessante. Ha anche
accennato Luigi Bona a un libro a cui sta lavorando, con Ivano Fossati, che
raccoglie le censure di tutto il mondo, in particolare le censure sulla
religione! Vedrà mai la luce questo libro?
Luigi Bona ha ben chiarito che non è la religione a cui
la satira mira ma bensì la pressione e il danno che crea all’uomo. È lo
stravolgimento della visione della realtà che ne consegue, stravolgimento che
rende l’uomo placida vittima dei poteri
religiosi ed economici. “È più facile che un cammello passi attraverso la cruna
di un ago piuttosto che un ricco entri in Paradiso” induce il povero ad
accettare la sua situazione, lo convince a subire e in silenzio, praticamente
lo obbliga a non ribellarsi! Chi glielo fa fare? Tanto dopo andrà in paradiso
per l’eternità!” Questo è il pensiero da irridere, da sgretolare, questo è
punto che la satira vuole colpire!
La censura quando è stupida uccide! Invece quando è più
sottile, dunque ancora più dannosa, è ricattatoria: “Ti tolgo visibilità,
sparisci da giornali, non ti faccio lavorare se non scrivi quello che
vogliamo!” Principalmente è la dipendenza economica dai giornali, che vivono
quasi in simbiosi con i poteri politici, a decidere cosa pubblicare e cosa
togliere dalla circolazione! E così la verità affoga in nome degli interessi,
brutale sistema che abbruttisce e deteriora tutto il paese.
Chiudo con un sentito ringraziamento a Luigi Bona, a
tutti coloro che hanno contribuito all’allestimento della mostra, a tutti
coloro che hanno precedentemente lavorato e che continueranno a lavorare per
regalarci ancora tante vignette a dispetto dei ricatti a loro imposti e tentare
il quasi impossibile cioè al nero velo della falsità di accecare l’uomo! Cioè
cercare il bene dell’uomo! Cioè creare una azione quasi divina! Poi dicono che
la satira non ha religione!
Allego i nomi delle dodici vittime dell’attacco alla
redazione di Charlie Hebdo
- Stephane Charbonnier, alias Charb, vignettista e
direttore;
-
Georges Wolinski, vignettista;
- Jean
Cabut, alias Cabu, vignettista;
-
Bernard Verlhac, alias Tignous, vignettista;
- Philippe Honoré, vignettista;
- Bernard Maris, economista ed editorialista;
- Elsa Cayat, psicologa e giornalista;
- Michel Renaud, ex consigliere del sindaco di Clermont
Ferrand;
- Mustapha Ourrad, correttore di bozze;
- Fréderic Boisseau, addetto alla portineria;
- Franck Brinsolaro, poliziotto;
- Ahmed Merabet, poliziotto.
*Sandro Dossi nasce a Monza (Milano, Italia)
nel 1944. Nel 1964 inizia la collaborazione con l'editore Renato
Bianconi disegnando storie del gatto Felix.
Tra il 1965 e il 1975 disegna storie di personaggi come Braccio di
Ferro, Geppo, Chico, Pinocchio e Tom e Jerry.
Nel 1980 approda alla Disney e inizia a disegnare serie di
storie con Topolino, Paperino e Paperinik (più
di 200 in circa 25 anni).
Tra il 1991 e il 1993 partecipa all'avventura del nuovo Tiramolla della Casa Editrice Vallardi, disegna per Rizzoli Corriere dei Piccoli storie di Wile E. Coyote, Bugs Bunny, Silvestro, Speedy Gonzales e il Diavolo della Tazmania (personaggi Warner Bros) nonché storie di Topo Gigio e Prezzemolo per la FPM Editore. Tra il 1992 e il 1993 si occupa della formazione di nuovi disegnatori Disney presso la Epierre. Tra il 1994 e il 1995 illustra favole classiche e disegna storie della Pantera Rosa. Disegna serie di albi "attacca e stacca" di Calimero, la famiglia Smiley, Frosty, le Power Girls, Daffy Duck e altri personaggi. Tra il 1996 e il 2004 realizza pubblicazioni di giochi per ragazzi, inserti educational, packaging, allineandosi alle moderne richieste del mercato editoriale. Nel 2002, all'entrata in vigore dell'euro, realizza per la Panini l'opuscolo esplicativo con un personaggio da lui ideato, Eurillo, e per la Banca Popolare dell'Emilia Romagna una guida divertente con i Flintstones (gli Antenati) che entrano nell'era della nuova moneta. Tra il 2004 e il 2008 disegna brevi storie a fumetti dei personaggi Warner Bros per la pubblicazione G-Baby dei Periodici San Paolo. Realizza direttamente per la Warner Bros statunitense una serie di sei libri activity book con Titti e Silvestro. Per la casa editrice Play Press produce l'Enigmistica di Tom e Jerry completa di giochi e disegni, collaborando inoltre con varie pubblicazioni di giochi enigmistici. |