SORELLE D’ITALIA
Il nuovo Inno Nazionale per un’Italia diversa e migliore
di Angelo Gaccione
Goffredo Mameli |
Angelo Gaccione al corteo anti-Expo del 1° Maggio a Milano |
Cari lettori, care lettrici,
per questo 2 Giugno, festa
della Repubblica, ho deciso di regalarvi il rifacimento del nostro “Inno
Nazionale”, sperando che vi piaccia o che almeno lo troviate di qualche
interesse. Mi ero accinto nell’impresa di rifare il testo di Goffredo Mameli
Dei Mannelli (questo era il suo nome intero), nel Dicembre del 2012, come
potete vedere dalla data sotto il testo, dopo una serie di polemiche, a volte
esagerate, a volte astiose, dimenticando che era stato scritto in una temperie
di esaltazione patriottica (nell’Autunno del 1847) e da un giovane poeta
genovese di appena vent’anni, e che morirà a 21, a Roma, l’anno successivo.
Sicuramente oggi l’Italia è
cambiata, profondamente cambiata, ed il testo di quel lontano Inno appare ai
nostri occhi e alla nostra sensibilità, oggettivamente retorico, ridondante, e
forse inadatto alla situazione socio-politica che viviamo. Io ne ho riscritto
il testo, quello che avete sotto gli occhi, e mi piacerebbe che a intonarlo
pubblicamente, fossero i Modena City Ramblers alla loro maniera, oppure un coro di ragazze e ragazzi. Chissà, magari qualcuno
viaggiando nello spazio liquido della Rete ci farà un pensierino. Ma se anche
lo cantate voi (ora non potete trovare la scusa che il testo è difficile,
retorico o guerrafondaio) senza dovervi sentire in imbarazzo, va bene lo
stesso. Mi sono deciso a renderlo pubblico dopo la sortita del presidente del
Consiglio Matteo Renzi alla inaugurazione dell’Expo. Tanto rumore per la
sostituzione della parola morte con
la parola vita. Io l’ho rifatto
tutto: se vi scandalizzate peggio per voi.
Inno Nazionale
(Trascritto da
Angelo Gaccione)
Sorelle d’Italia
vestitevi a festa
con fiori e ghirlande
cingete la testa
la nostra bandiera
in alto levate
il nostro Paese
la guerra
mai più farà.
Fratelli d’Italia,
alzate la testa,
per ladri e corrotti
nessuna pietà
Il vero nemico
è dentro i confini
briganti e assassini
futuro non c’è.
Coi popoli uniti
di tutta la terra
in pace e amicizia
l’Italia sarà
in pace e amicizia
l’Italia sarà
Sì!
Il nazionalismo
sarà cancellato
cannoni e confini
li si abolirà.
Mai più una madre
piagata e perduta
un figlio caduto
pianger dovrà.
Che l’unica gloria
sia la sua cultura
per la sua bellezza
amata sarà.
Restiam solidali
mai privi di onore
un popolo è grande
per la sua pietà.
Un popolo è degno
se nelle sventure
gentile e accogliente
si dimostrerà
se sa conservare
la propria pietà
Sì!
Milano, Natale
2012