Caro Angelo,
ispirandomi al tuo bellissimo pezzo Dèi e
immortalità, ho scritto la schifezza che allego. Ribadisco che non mi piace
il termine "atea", preferisco dirmi non superstiziosa.
Vale, Lorenza.
IL BISOGNO DI DIO
La religione promette
l’immortalità per poter fare strage di mortali.
La cellula è immortale, si divide,
così ha decretato la natura.
Un bimbo nasce, alla vita sorride,
involucro che ancor non ha paura
di consumarsi e non servire più
a proteggere il prezioso tesoro,
della natura gran capolavoro
dopo averlo trasmesso in gioventù.
Corredi cromosomici immortali
di nuova protezione si circondano,
di corpi giovani, luoghi ideali
su cui le grandi promesse si fondano
di un’eternità ch’è garantita,
perché la cellula no, non muore mai,
e di carne e di sangue rivestita,
vivrà per sempre. Ma tu non ci stai,
uomo che vuoi
esser tu immortale,
non semplice astuccio contenitore,
ed un sogno coltivi esistenziale,
un garante, dal cielo protettore,
che ti trasmetta l’immortalità
a lui attribuita senza prove,
un’immaginaria divinità
abitatrice di un falso altrove.
Nasce così il disprezzo della vita,
esplodere si fa l’attentatore,
morire da cristiano o da sunnita,
che importa se hai creduto nell’errore?
Lorenza Franco
10 settembre 2013