di Ferruccio Capelli
La ripresa, dopo la pausa estiva, è
molto diversa dagli altri anni. C’è un’emergenza cui bisogna far
fronte e su cui dobbiamo concentrare tutte le nostre energie: un
intervento straordinario di ristrutturazione della Casa della
Cultura. Nei mesi scorsi c’è stato un improvviso cedimento del
controsoffitto. Ora bisogna affrontare e risolvere il problema alle
radici, con un intervento generale di sistemazione e messa in
sicurezza della nostra sede. Vorrei che fosse chiaro a tutti che è
in gioco la possibilità stessa di continuare l’attività della
Casa della Cultura. Abbiamo tanti programmi in cantiere per i
prossimi mesi e stiamo discutendo di molte nuove iniziative: la loro
realizzazione dipende inevitabilmente dal ripristino dell’agibilità
della sala. In queste settimane abbiamo predisposto i progetti per la
ristrutturazione. Adesso bisogna fare i lavori e soprattutto reperire
le risorse necessarie. Il costo dei lavori ammonterà, più o in
meno, ad almeno 100.000 euro e, come ben sappiamo, la situazione del
paese è tale che non si può fare affidamento su interventi pubblici
di sostegno. Fortunatamente noi qui in Casa della Cultura abbiamo una
risorsa straordinaria da valorizzare: la stima e la fiducia
conquistata in sessantacinque e più anni di storia e rinnovate
giorno per giorno. Per molti democratici e progressisti di Milano la
“porta rossa” di via Borgogna è un simbolo vivo che significa
ricerca, discussione, impegno culturale, democrazia partecipata. Ci
rivolgiamo a tutti coloro che vogliono “mantenere aperta la porta
rossa” di via Borgogna e che sono intimamente convinti che il
“posto delle idee” deve continuare a vivere. A tutti chiediamo un
impegno e un atto di generosità, il costo di un mattone simbolico
per non interrompere la storia della nostra Casa della Cultura.