Caro Angelo,
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Gaccione, Dalla Chiesa, Scaramuzza, Colombo, De Monticelli e Papi | |
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dopo l'estate che mi ha visto a luglio in Umbria per
organizzare il Centro Studi Piero Gauli (che per una esigenza logistica è stato
spostato proprio davanti a casa mia), ad agosto per due settimane all'Elba e a
settembre in Sardegna, sono rientrato a Milano proprio nel giorno in cui si
celebrava il decennale di “Odissea” alla Sormani. Ci sarei venuto molto
volentieri ad ascoltare Giovanni Bianchi (un mito per me), Morandini e Papi,
che ultimamente ho conosciuto di persona alla Fondazione Corrente. Faccio i
miei complimenti a te vulcanico direttore e animatore culturale in una Milano
sonnecchiosa e arroccata su individualistici e decisamente piccoli (quando non
mariuoli) orizzonti politici forzaleghisti di corto respiro. Leggendo i tuoi
editoriali qualche volta ti ho avvicinato all'incazzatissimo Savonarola. Io mi
scaldo a leggerti e riscopro una voglia di una primigenia purezza di intenti.
Poi mi guardo intorno e, basta viaggiare nelle periferie di Milano sommerse di
rifiuti e di abbandono specchio fedele di un Paese menefreghista, mi si chiude
lo stomaco. Anche nelle nostre bellissime isole che, insieme al patrimonio
artistico, dovrebbero costituire la ripartenza del turismo, unico vero bene di
cui disponiamo in grande quantità e qualità, su spiagge mozzafiato... si
trovano rifiuti di ogni genere! Avrei voluto collaborare meglio e con più
costanza al mondo di Odissea, che avverto molto vicino alla mia sensibilità, ma
sia per motivi di salute che per altri di varia natura l'ho fatto molto
saltuariamente e male. Ora però dispongo di uno strumento di una certa
consistenza: il Centro Studi Gauli sta prendendo finalmente avvio con lo scopo
di valorizzare il territorio tutto a partire da quello più vicino alla sede che
è l'Umbria. Siamo inseriti nel contesto del Centro di Paleontologia Vegetale
della Foresta Fossile di Dunarobba, un ritrovamento di gigantesche
"sequoie" di circa tre milioni di anni fa, da cui è derivata la
lignite nelle cui miniere locali ha lavorato anche mio padre e che Gauli ha
immortalato nei suoi acquarelli. Causa di tutto ciò la grande quantità di
argilla che nel pliocene debordò dall'immenso Lago Tiberino e ricoprì quei grandi alberi conservandoli in
piedi e allo stato legnoso (unica rarità esistente al mondo). La singolarità
del ritrovamento richiama ogni anno circa diecimila presenze di visitatori e
solo da poco ci si sta organizzando per sfruttare a fini occupazionali il
passaggio turistico: lo si fa, ma in maniera non adeguata perdendo così circa
il 50% del transito turistico. Inoltre c'è la grande potenzialità dell'ottima
argilla con la quale Gauli eseguì oltre 1300 ceramiche monotipiche e che
attualmente usa solo un grande industriale umbro il quale ha acquistato tutto
il territorio e lo sta morfologicamente modificando in maniera
irreparabile...(attualmente la Fornace, che ha assunto dimensioni gigantesche
portando alla luce durante gli scavi dell'argille le gigantesche
"sequoie", risente della crisi edilizia con i piazzali pieni di materiale
in giacenza. Allora? Mi dirai! Allora il
Centro Studi vuole lanciare iniziative per l'uso e la valorizzazione
dell'argilla in altri modi, che sono tanti, a vantaggio della popolazione e non
solo di un unico individuo!
Come vedi sono parecchi i motivi che mi spingono verso
l'Umbria, ma non voglio lasciare Milano. Anzi in occasione dell'Expo 2015, che
ha come tema "Nutrire il pianeta", con tutta la problematica legata
alla difesa e alla conservazione dell'ambiente, e si propone di far visitare
l'Italia tutta alle folle che verranno a Milano, vorrei creare un ponte tra la
metropoli lombarda e il Centro Italia e ti vorrei fornire un punto di appoggio
per le iniziative di "Odissea". Posso darti ospitalità. L'iniziativa di mandare in rete
"Odissea" mi sembra ottima e
io vi potrei collaborare anche da lontano; sarà l'occasione perché anche un
vecchietto come me con l'idiosincrasia per la tecnologia si attrezzi all'uopo.
Catone il censore, dopo aver per tutta la vita ostacolato la lingua e la
cultura ellenica, a 80 anni decise a imparare il greco (si parva licet...!).
Sentiamoci, adesso che ti ho esposto la mia situazione, tu invitami sempre alle
tue iniziative; se sono a Milano parteciperò...e poi, vedremo che sviluppo si
può dare alla nostra collaborazione. E proprio nella prospettiva di una mia
collocazione in Umbria tu potrai essere il mio punto di riferimento per quanto
avviene nella Metropoli.
Ti saluto, ciao!
Antonio Spadini