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SPORE DI POESIA
di
Luisa Cozzi
Luisa Cozzi
Luisa Cozzi conversa con Angelo Gaccione
Cozzi: Siamo
all’interno di una storica libreria indipendente di Milano, la Libreria
Popolare di via Tadino. Sono con uno scrittore molto noto a Milano per la sua
incessante attività culturale: Angelo Gaccione drammaturgo narratore e poeta. Sei
mai stato qui prima? La libreria è nota per la sua divulgazione poetica e per
essere tra le più importanti e dinamiche di Milano.
Gaccione: Conosco molto bene la Libreria
Popolare e da diverso tempo. Sono anche amico di Guido che ne è l’anima, e che
ne ha fatto un punto di riferimento. Qui si possono trovare titoli e sigle editoriali
spesso non rinvenibili in altre. Ho presentato libri miei e preso parte a
incontri fra i più vari, in questo luogo, e ci sono diverse fotografie che mi
ritraggono qui assieme a tanti amici.
Cozzi: Sei conosciuto in città per la
tua attività di prima linea con il periodico Odissea, quando è nato e come si è
evoluto fino ai giorni nostri?
Gaccione alla Libreria Popolare di via Tadino (foto: Fabiano Braccini) |
Cozzi: Il tuo preziosissimo libro di
poesie Spore -Interlinea 2020 - che ho letto tutto d’un fiato ha avuto
molti apprezzamenti, alcuni di questi sono giunti da Lella Costa e da
Alessandro Zaccuri. Il tuo è un inno alla vita?
Gaccione: Lella Costa e Alessandro Zaccuri
hanno scritto le note introduttive di Spore, conferendo ai testi un
valore in più. Alessandro, della cui amicizia mi onoro, è un valente scrittore
oltre a un acutissimo critico letterario. Non so se si possa parlare di inno
alla vita, come dici tu, di sicuro c’è in questi versi, una profonda componente
memoriale unita ad aspetti sacrali e sapienziali, non scevri di una certa
ironia.
Cozzi: Alessandro Zaccuri nel suo
commento a Spore parla di un libro in cui si legge di proverbi e
rivelazioni: interessante questo accostamento che richiama quasi ad una
saggezza popolare non più di moda…
Gaccione e la Torre Velasca in una elaborazione di Giuseppe Denti |