È TORNATA
di Vincenzo
Rizzuto
Ma il Covid diffonde anche la pazzia?
Si rimane allibiti quando
si legge che il nuovo assessore alla sanità della Lombardia, Letizia Moratti,
porta avanti l’idea secondo cui la profilassi del vaccino anti-Covid debba
essere somministrata con precedenza alle regioni più ricche! È un pensiero, questo,
degno di una intelligenza davvero superiore, volpina che, di fronte alla
malattia e alla morte, sa con lucidità di acciaio chi salvare e chi no in base
al vecchio concetto di produttività e di ricchezza: infatti, per chi è povero e
non produce nulla, credo proprio che non valga la pena di sprecare risorse e
tanto meno vaccini, specie poi quando essi sono contati; è meglio vaccinare
prima chi è ricco e importante nella vita di ogni giorno, perché è sulle sue
spalle che poggia tutta l’impalcatura della società: se muore un povero, che
dorme sotto i ponti o, addirittura, nella neve dei campi profughi, non succede
nulla di preoccupante, ma se muore un benestante, un capitano dell’industria o
un magnate della grassa borghesia delle regioni più ricche, allora è un
problema perché viene meno una parte dell’umanità che conta, senza la quale il
mondo intero rischia di scomparire, di restare senza alcuna protezione!
Lo spirito
imprenditoriale della Moratti, è risaputo, non può essere certamente sprecato
per organizzare una sanità democratica, uguale per tutti, socialista per così
dire, sarebbe un’eresia che la ‘destra liberale’ non può permettersi; in
periodi di vacche magre che si salvino i migliori, i più utili, i più
produttivi appunto. E la Moratti, attiva, colta e dinamica com’è, ha fatto bene
a sostituire il Gallera nell’assessorato, visto che questi era ormai ‘stanco’,
come ha dichiarato egli stesso, e non riusciva nemmeno a far rientrare i medici
in ferie per mandare avanti in Lombardia la vaccinazione: era un pericolo per i
più ricchi che stanno tanto a cuore invece alla sua sostituta.
Sono tempi,
questi nostri, in cui non solo i Gallera si stancano, ma anche alcuni parroci,
come quello di Paola, che nell’omelia si è detto stanco e seccato del fatto che
un Di Maio qualsiasi, senza laurea e ‘povero che campava vendendo noccioline
davanti al campo sportivo’, si permette di essere il titolare della Farnesina
rovinando così l’Italia intera. Costui, ci chiediamo stupiti, dimentico
dell’assunto evangelico secondo cui ‘beati sono i poveri perché loro è il regno
dei cieli’, quale Cristianesimo predica, quale visione etica ha del mondo? E a
questo punto pensiamo che forse è la follia (non quella salvifica di Erasmo)
che dilaga ovunque, forse indotta proprio dal Coronavirus! E ci si augura che
si salvi da essa almeno quel poco si sinistra e di sociale che ancora resiste
da noi.