POETI

R. M. Rilke
La
concezione del “Weltinnenraum”, dello “spazio interno del mondo” di R. M. Rilke,
si dispiega in tutta la sua potente eppur drammatica e malinconica spiritualità
nei versi dedicati ad un “Giorno d’autunno” (Herbsttag), poesia composta
nel 1902 e appartenente alla raccolta Das Buch der Bilder (Il libro
delle immagini), in cui il connubio fra religiosità, nel senso
etimologico che ne dà Lattanzio dal latino “religare” (ricreare legami
con il divino) e poesia, diviene sentimento impalpabile inciso nella scrittura.
[Anna Rutigliano]
Giorno d’Autunno
di
R.M.Rilke

Signore:
è giunto il tempo. L’estate è stata molto lunga.
Posa ora la tua ombra sulle
meridiane,
e lascia che i venti spirino
nelle correnti.
Fa’ in modo che gli ultimi frutti
siano maturi,
concedi loro ancora due giorni di
meridione,
spingili alla pienezza e
inseguine
nel vino pesante l’ultima
dolcezza.
Chi ora casa non ha, non più una
ne avrà.
Chi ora in solitudine è, a lungo
tale rimarrà,
veglierà, leggerà, lunghe lettere
scriverà
e per i vicoli qui e là vagherà,
inquieto, nel fluttuare delle foglie.
(Trad. A. R.)