TEATRO
CHIARA PASETTI CONSIGLIA AI NOSTRI LETTORI
Fino al 21 dicembre, presso il
Teatro Elfo Puccini (Milano, Corso Buenos Aires 33)
sala
Fassbinder
"scende giù per
toledo"
di Giuseppe Patroni Griffi
regia di Arturo
Cirillo
scene Dario
Gessati
costumi Gianluca Falaschi
costumi Gianluca Falaschi
musiche
originali Francesco De Melis
con Arturo
Cirillo
luci Mauro
Marasà
produzione MARCHE TEATRO -Teatro Stabile Pubblico e Fondazione Napoli
Teatro Festival
lo spettacolo è adatto esclusivamente ad un pubblico adulto
•
Orari: mar-sab 21:00 / dom 16:00
• Durata: 90’ senza intervallo
• Prezzi: intero € 30.50 / martedì posto unico € 20 / ridotto <25 anni - >65 anni € 16 / scuole € 12 / sostenitore € 40.50
• Durata: 90’ senza intervallo
• Prezzi: intero € 30.50 / martedì posto unico € 20 / ridotto <25 anni - >65 anni € 16 / scuole € 12 / sostenitore € 40.50
Cirillo in una foto di scena |
Il poliedrico, camaleontico e talentuoso regista e attore Arturo Cirillo
(Castellammare di Stabbia, 1968), già vincitore di due Premi Ubu come miglior
regia nel 2004 e come miglior attore non protagonista nel 2006, e di molti
altri prestigiosi riconoscimenti, porta ora a Milano al Teatro Elfo Puccini
fino a domenica la storia di Rosalinda Sprint, protagonista del romanzo del
1975 Scende giù per Toledo di Giuseppe Patroni Griffi.
Dalla scheda dello spettacolo:
«Scende giù per Toledo e va di fretta
Rosalinda Sprint, è in ritardo col sarto e deve andare da Marlene Dietrich. Fra
mezz’ora e quella non aspetta. Colpa della Camomilla Schulz….».
Così inizia una delle più travolgenti invenzioni letterarie, la storia di un travestito napoletano, emblema della stravaganza e fragilità di una città e dei suo mutanti abitanti. In una scrittura che Natalia Ginzburg ha definito dello stile della «natura dell'acqua, uno stile nuotato che consente di spendersi nei confronti di un personaggio, ora con ironia e ora con pietà, spostandosi a nuoto e leggermente tra l’uno e l’altro»..
Tra straniamento ed immedesimazione si disegna il personaggio di Rosalinda Sprint, «una figura maldestramente ritagliata nella carta, le forbici si sono mangiate parte del bordo intorno intorno, n’è scappata fuori una silhouette in scala ridotta» come dice l’autore. Una scrittura, quella di Patroni Griffi, tutta musicale, fisica, continuamente mobile tra la prima e la terza persona. Un flusso di parole che diventano carne, e spesso danza. Un tango disperato, un folleggiare sul baratro, un urlare per non morire.
Sorella immaginaria, e precorritrice della Jennifer di Ruccello (interpretata da Cirillo nel 2006, Le cinque rose di Jennifer) e di molti personaggi di Moscato, la Sprint attraversa gli umori, i suoni della città di Napoli, qui più che mai diventata luogo metafisico, invenzione di un posto che non c’è.
Così inizia una delle più travolgenti invenzioni letterarie, la storia di un travestito napoletano, emblema della stravaganza e fragilità di una città e dei suo mutanti abitanti. In una scrittura che Natalia Ginzburg ha definito dello stile della «natura dell'acqua, uno stile nuotato che consente di spendersi nei confronti di un personaggio, ora con ironia e ora con pietà, spostandosi a nuoto e leggermente tra l’uno e l’altro»..
Tra straniamento ed immedesimazione si disegna il personaggio di Rosalinda Sprint, «una figura maldestramente ritagliata nella carta, le forbici si sono mangiate parte del bordo intorno intorno, n’è scappata fuori una silhouette in scala ridotta» come dice l’autore. Una scrittura, quella di Patroni Griffi, tutta musicale, fisica, continuamente mobile tra la prima e la terza persona. Un flusso di parole che diventano carne, e spesso danza. Un tango disperato, un folleggiare sul baratro, un urlare per non morire.
Sorella immaginaria, e precorritrice della Jennifer di Ruccello (interpretata da Cirillo nel 2006, Le cinque rose di Jennifer) e di molti personaggi di Moscato, la Sprint attraversa gli umori, i suoni della città di Napoli, qui più che mai diventata luogo metafisico, invenzione di un posto che non c’è.
Chiara Pasetti
ha incontrato Arturo Cirillo all’Elfo dopo la prima dello spettacolo:
presto sulle pagine di Odissea il risultato della sua chiacchierata con lo
straordinario protagonista di Scende giù per Toledo.