L’APPELLO DI GREENPEACE
Basta pesca a strascico illegale: il mare va difeso
Gli ecosistemi marini, compresi quelli del Mediterraneo,
stanno affrontando una grave minaccia. Vogliamo proteggere il nostro mare da
chi lo sfrutta senza pietà: Siamo oltre 30.000: unisciti a noi.
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petizione con hashtag #InNomeDelMare
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gli ecosistemi marini, compresi quelli del Mediterraneo,
stanno affrontando una grave minaccia: attività come la pesca a strascico
illegale, praticata sotto costa e in aree non consentite, devastano i fondali
mettendo in pericolo la crescita e la sopravvivenza delle specie che vi
abitano.
Oltre 30.000 persone hanno già firmato il nostro appello
In Nome del Mare per chiedere al Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari
e Forestali - Maurizio Martina - di agire SUBITO per fermare la pesca eccessiva
e distruttiva, e proteggere il Mar Mediterraneo, i pesci che vi abitano e le
comunità che dipendono da esso.
FIRMA ORA ANCHE TU!
Per fermare questo scempio che sta svuotando i nostri
mari, a Talamone -in Toscana- alcuni artisti hanno scolpito blocchi di marmo
per proteggere il nostro meraviglioso mondo sott'acqua e dare un nuovo habitat
ai pesci: le opere d'arte infatti, poste sui fondali, bloccano le reti a strascico
illegali e favoriscono la nascita di nuove aree di ripopolamento per i pesci.
Greenpeace sostiene attivamente questo progetto ed è al fianco di questi
piccoli e coraggiosi pescatori, uniti per combattere la pesca illegale e
distruttiva.
Sei anche tu al loro fianco? FIRMA ORA l'appello
InNomeDelMare
per chiedere di eliminare la pesca distruttiva ed
eccessiva, e sostenere chi pesca sostenibile.
Il mare deve essere di chi lo rispetta.
Grazie per tutto quello che farai In nome del Mare!
Greenpeace Italia